Vita, opere e teatro di Luigi Pirandello
Riassunto della vita, le opere e il teatro di Luigi Pirandello (5 pagine formato doc)
VITA OPERE E TEATRO DI LUIGI PIRANDELLO
Luigi Pirandello. La vita - Luigi Pirandello nacque il 28 giugno 1867 presso Girgenti (Agrigento), da una famiglia di agiato condizione borghese e di tradizioni risorgimentali e garibaldine. Dopo gli studi liceali si iscrisse all’università di Palermo, poi alla facoltà di lettere all’università di lettere. Nel 1903 un allagamento delle miniera di zolfo in cui il padre aveva investito tutto il suo patrimonio e la dote stessa della nuora provocò il dissesto economico della famiglia.
Il fatto ebbe conseguenze drammatiche nella vita della scrittore: alla notizia del disastro la moglie, il cui equilibrio mentale era già fragile, ebbe una crisi che la sprofondò irreversibilmente nella follia.Anche l’esistenza di Pirandello, come quella di Svevo e di altri scrittori del Novecento, fu segnata dall’esperienza della declassazione, del passaggio da una vita di agio borghese ad una condizione piccolo borghese, con i suoi disagi economici e le sue frustrazioni, un fenomeno tipico della situazione sociale del tempo e in particolar modo della condizione intellettuale.
LUIGI PIRANDELLO: VITA OPERE E PENSIERO
La visione del mondo e la poetica. Il vitalismo - Alla base della visione del mondo pirandelliano vi è una concezione vitalistica, che è affine a quella di varie filosofie contemporanee: la realtà tutta è “vita”, “perpetuo movimento vitale”, come lo scorrere di un magma vulcanico. Tutto ciò che si stacca da questo flusso, e assume “forma” distinta e individuale, si rapprende, di irrigidisce, comincia, secondo Pirandello, a “morire”. Così avviene dell’identità personale dell’uomo. In realtà noi non siamo che parte indistinta dell’universale ed eterno fluire della vita, ma tendiamo a cristallizzarci in forme individuali, a fissarci in una realtà che noi stessi ci diamo, in una personalità che vogliamo coerente e unitaria. Ciascuna di queste “forme”, è una costruzione fittizia, una maschera che noi stessi ci imponiamo e che ci impone il contesto sociale. Sotto questa “maschera” non c’è un volto definito, immutabile.
Vita, opere e pensiero di Luigi Pirandello: tesina di terza media
LUIGI PIRANDELLO VITA OPERE E PENSIERO RIASSUNTO
Non c’è nessuno. L’avvertire di non essere nessuno genera un senso di solitudine tremendo. Viceversa l’individuo soffre anche ad essere fissato dagli altri in “forme” in cui non può riconoscersi. L’uomo si “vede vivere”, si esamina all’esterno, come sdoppiato, nel compiere gli atti abituali che impone la sua “maschera”, la sua parte, e che appaiono assurdi, destituiti di ogni senso. Queste “forme” sono sentite come una trappola, come un “carcere” in cui l’individuo si dibatte, lottando invano per liberarsi. La società gli appare come un “enorme pupazzata”, una costruzione artificiosa e fittizia, che isola irreparabilmente l’uomo dalla vita, lo impoverisce e lo irrigidisce, lo conduce alla morte anche se egli apparentemente continua a vivere. Alla base di tutta l’opera pirandelliana si può scorgere un rifiuto delle forme della vita sociale.