Vittorio Alfieri: riassunto vita e opere
Riassunto della vita di Alfieri, le opere politiche, il titanismo, le satire e le commedie, la poetica tragica, l'evoluzionismo del sistema tragico, riassunto del Saul e l'uso delle rime. Riassunto della vita e le opere di Vittorio Aflieri (5 pagine formato doc)
VITTORIO ALFIERI RIASSUNTO VITA E OPERE
Nacque ad Asti il 16 gennaio 1749 da una famiglia della ricca nobiltà terriera. Della nascita nobile si compiaceva perché garantendogli l’indipendenza economica gli consentiva di non essere subordinato a nessuno e di potersi mantenere libero da ogni forma di servitù. Si rivelò in lui una tendenza alla malinconia e alla solitudine, unita però ad una volontà forte e caparbia che si manifestava in impeti ribelli. Fu mandato a compiere gli studi presso la Reale Accademia di Torino che aveva radicate tradizioni militari. Uscito dall’accademia segui un costume diffuso tra i giovani aristocratici del tempo, quello del grand tour.Riassunto su Vittorio Alfieri
VITTORIO ALFIERI OPERE PRINCIPALI: RIASSUNTO
Compì numerosi viaggi prima nelle principali città italiane e poi si recò a Parigi, in Inghilterra e Olanda, mentre nel suo terzo viaggio toccò l’Austria, la Prussia, la Danimarca, la Svezia e la Russia. L’uso dei viaggi si inseriva nello spirito cosmopolita e nell’ansia di conoscenza che erano propri dell’età dei lumi. Ma i viaggi di Alfieri non rientravano in questo spirito poiché egli non si spostava indotto dalla curiosità di vedere e di conoscere i luoghi ma da una smania di movimento e da un’irrequietezza continua accompagnata da un senso di vuoto.
Vita, opere e tragedie di Vittorio Alfieri: riassunto
VITA DI VITTORIO ALFIERI: RIASSUNTO
Nella sua autobiografia Alfieri narra che non appena giunto alla meta verso la quale si era protesi con ansia provava il bisogno di fuggire verso un altro luogo e giunto qui si abbandonava allo stesso impulso. Questa scontentezza non aveva cause precise ma era come se il giovane inseguisse qualcosa di ignoto che gli sfuggiva continuamente. Questo è il profilo di un animo tormentato proteso verso qualcosa di grande ma che è indefinito. Lo scrittore stesso interpreterà questa scontentezza come il bisogno di trovare un fine sublime intorno a cui ordinare tutta l’esistenza che sarà indentificata con la vocazione poetica. Quasi nulla di ciò che vede gli piace per lo piu prova insofferenza, sdegno e repulsione.
A Parigi si irrita per il contegno giovesco ( cioè simile a quello del dio Giove) del re. A Vienna si indigna nel vedere Metastasio, poeta di corte, fare la genuflessione d’uso alla sovrana e rifiuta di conoscerlo. Invece ciò che lo affascina sono i passaggio desolati e selvaggi della Scandinavia.