Agostino
Vita, opere e ideali di Aurelio Agostino (3 pagine formato doc)
Aurelio Agostino nacque nel 354 a Tagaste, in Numidia.
A Cartagine ebbe poi due esperienze fondamentali:
l’amore per una donna, dalla quale ebbe un figlio
la lettura dell’Hortensius di Cicerone, che lo avvicinò agli studi filosofici.
Nel 374 aprì una scuola aTagaste, poi tornò a Cartagine in seguito alla morte di un amico.
Nel 383 si trasferì a Roma; l’anno successivo il senatore pagano Simmaco gli procurò una cattedra a Milano, sede della corte imperiale. A Milano l’incontro decisivo fu quello con Ambrogio, di cui Agostino ascoltò alcuni sermoni, ma importante fu anche la lettura dei “libri dei platonici”, in particolare le opere di Plotino.
Nel 386 avvenne la conversione al cristianesimo, vissuta come un radicale distacco dalle ambizioni mondane: lasciato l’insegnamento e annullato un progetto matrimoniale, Agostino si ritirò a Cassiciào, insieme ad alcuni amici, al figlio e alla madre. Nel 387 ricevette il battesimo da Ambrogio.
Nel 388 fu di nuovo a Tagaste dove fondò una comunità religiosa. Nel 391, durante una visita a Ippona venne ordinato sacerdote per acclamazione popolare. Nel 396 divenne vescovo della città.
Diede poi inizio ad una intensa attività pastorale, segnata dalla lotto contro l’eresia manichea, donatista e pelagiana. Morì il 28 agosto430.
[318: Editto di Milano di Costantino; 380: Editto di Teodosio. La religione cattolica è la religione di Stato]
Il giovane Agostino: il manicheismo
La vita di Agostino, fino alla conversione, si configura come un’inesausta ricerca: la presenza del male nel mondo, il rapporto fra anima e corpo. Il manicheismo con il suo netto dualismo Bene-Male, sosteneva che il male si annidava nel corpo, ed era possibile sottrarsi al suo dominio conducendo una vita ascetica.
Egli restò deluso dall’incontro con Fausto di Rilevi, acclamato vescovo manicheo dal quale si aspettava risposte definitive, che invece si rivelò un puro retore.
In Italia: contatto col neoplatonismo e conversione
Agostino partì per Roma, attratto dalla fama delle scuole. Per un breve periodo aderì alla Nuova Accademia, erede della scuola filosofica fondata da Platone e dominata, da III secolo a.C., da tendenze scettiche.
2. Il corpus delle opere
Opere filosofiche e teologiche
Le opere di Agostino sono un corpus imponente: quasi mille libri, composti in trentaquattro anni di episcopato. In un primo gruppo si trovano raccolte le opere filosofiche e teologiche
Opere polemiche
Moltissime sono le opere polemiche. Tra il 387 ed il 400 si occupa della confutazione del manicheismo: scrive allora il dialogo De libero arbitrio, in tre libri (388-391), e i trattati De Genesi contra Manichaeos (388-390). Tra le opere principale: De grazia et libero arbitro (426), De praedistinatione sanctorum (428-429). Queste sono poi state riprese dal giansenismo e stanno alla base del pensiero religioso moderno.
Altre opere
Egli scrive poi opere esegetiche, opere catechetiche, per la diffusione della