Elegia d'amore: Tibullo e Properzio
Riassunto sui poeti elegiaci, Tibullo e Properzio, e spiegazione dell'Elegia d'amore (2 pagine formato doc)
ELEGIA D'AMORE: TIBULLO E PROPERZIO
Cos'è l'Elegia d'amore? L’elegia d’amore è un genere letterario che nasce nell’età augustea.
Il nome deriva dal greco e significa “un canto accompagnato dal flauto”. I componimenti elegiaci spesso servivano come strumento per corteggiare le donne e gli argomenti principali erano l’amore tormentato e irregolare, l’amore irriverente, la scelta di una vita dissoluta. Quindi veniva presentato il dolore di un uomo che tramite le elegie poteva lamentarsi di esser stato rifiutato. Spesso in questi componimenti il poeta si offre come schiavo della donna (servitium amoris) e ricorre all’uso della mitologia che rende il tutto più diretto e universale.Properzio e le Elegie
TIBULLO, POESIE D'AMORE
La poesia elegiaca non era quindi solo una scelta di stile letterario ma anche una scelta di vita, la scelta di un mondo nel quale la donna aveva il ruolo centrale. Gli elegiaci preferivano parlare di amore piuttosto che di guerre, preferivano il ritiro privato alla politica ed il centro della loro esistenza era la donna amata. L’amore presentato nelle elegie è ricco di storie dolorose e tormentate, è lacerato dai morsi della gelosia, è ossessivo e non un momento di gioia e appagamento ma solo dolore, insoddisfazione o nostalgia. Il poeta si trova sempre in condizioni difficili e conflittuali: la donna amata non è la sua sposa legittima, è un amore irregolare che non si concluderà mai con il matrimonio, la donna amata è spesso di facili costumi ed pronta a tradire il poeta per un amante più ricco.
ELEGIA LATINA
Questa donna è però sempre attraente fisicamente e spiritualmente,è una donna colta ed in grado di tenere il suo innamorato in una condizione di servus amoris. Il poeta, per poter vivere a pieno e tranquillamente quest’amore preferisce la vita di campagna, lontana dalle passioni civili, in grado di essere grande ispirazione poetica e nella quale è possibile dedicarsi solo ed esclusivamente all’amore. Per concludere, è da notare che il poeta elegiaco si rivolge alla donna amata in prima persona, usando il vocativo e il possessivo “mea”. Properzio, Tibullo e Ovidio sono i più grandi poeti elegiaci che affermano di rifarsi a Callimaco e a Fileta. Infatti, come suggeriva il primo la loro forma è raffinata ed essenziale. I contenuti sono però diversi poiché soggettivi e autobiografici. Ad esempio, l’amore di Properzio è lontano dal quello ovidiano perché il primo vagheggia l’amore della tradizione mitica, un amore eterno e sublime, dominato dalla pudicizia e dalla castità.
TIBULLO
Tibullo. Albio Tibullo è nato a Galbii nel 50 a.C da una famiglia benestante che gli diede un’educazione accurata e raffinata. A Roma fu vicino a Messalla Corvino e quindi agli intellettuali del suo circolo. Tibullo rappresenta la voce della verità del tempo poiché riuscì a parlare senza ammiccamenti del potere e dei valori forti del suo tempo. Il poeta fu in grado di fondere il tema principalmente da lui trattato (l’amore) con le problematiche del suo tempo, con la ricerca dell’otium letterario, con il rifiuto alla guerra e il desiderio di raggiungere una pace rasserenante magari in campagna luogo ideale di semplicità. Qui immagina spesso di poter vivere con la sua Delia, di poterla stringere a se nel letto mentre fuori il vento infuria e desidera infine di poter guardare la propria donna e stringerle la mano quando arriverà per lui l’ora suprema. Tibullo fu grande perché riuscì ad avvertire con autenticità questi temi ma anche perché riuscì sempre a parlarne da poeta doctus, non rinunciò quindi mai a manifestare la propria solida e raffinata formazione letteraria. Il primo libro di Tibullo composto da dieci elegie è intitolato “A Delia” la donna amata dal poeta che è però infedele. Il secondo libro è composto da sei elegie ed è invece dedicato a Nemesi (“la vendetta”) che ha preso il posto di Delia nel cuore del poeta. Il tema erotico viene trattato da Tibullo in tutte le sue sfaccettature. Infatti lo vediamo cantare con dolcezza e tenerezza l’amore per Delia, in seguito definisce questo legame “servitium amoris” e poi sembra tormentato dalla furia dei sensi (soprattutto quando parla di Nemesi). La poesia Tibulliana è molto diversa da quella di Catullo poiché in questo vediamo l’amore espresso con sincerità che riusciva a far percepire al lettore la sofferenza mentre in Tibullo tutto ciò non è presente ma piuttosto spesso quel che dice il poeta sembra poco sincero, costruito a scopi puramente letterari.
L'AMORE PER PROPERZIO
Properzio. Properzio è uno dei poeti più letti e più amati di tutti i tempi. Solo un certo tipo di Medioevo non lo apprezzò a causa della passione amorosa di cui parlava che era tutta terrena e carnale. Il suo successo è certamente dovuto al fatto che lui è stato capace di parlare all’uomo di ogni tempo comunicandogli con sincerità il tormento della sua passione amorosa.