Seneca: essere o apparire
riassunto del pensiero di Seneca riguardo gli ambiti dell'essere, dell'apparire e delle maschere (2 pagine formato doc)
Seneca: essere o apparire.
Il tema del contrasto tra essere e apparire venne affrontato già in precedenza da Seneca. Egli in particolare nell’Epistulae morales ad Lucilium scrisse:Nemo suum agit, ceteri multiformes sumus, ovvero:
“nessuno si attiene a un solo ruolo, siamo tutti multiformi”. Egli dunque pensava che l’uomo desidera assumere sembianze diverse, quindi apparire in maniera diversa, senza voler assumere un solo ruolo.
Leggi anche Essere-apparire in Pirandello
Una volta vuole apparire serio, un’altra volta spendaccione e altre volte frugale, di conseguenza l’uomo scopre di essere multiforme, assume diverse forme.
Leggi anche Essere-apparire in Pirandello
Una volta vuole apparire serio, un’altra volta spendaccione e altre volte frugale, di conseguenza l’uomo scopre di essere multiforme, assume diverse forme.
Quindi egli è sempre diverso nei suoi atteggiamenti e, quel che è peggio, sempre incoerenti.Per questo egli riteneva che l’uomo cambia maschera di volta in volta e se ne mette una opposta a quella che si è appena tolta.
Leggi anche Essere-apparire nel Satyricon
Quindi egli si pose la domanda di come allora era possibile riconoscere il volto dietro la molteplicità delle maschere, e quindi l’essere. L’uomo è sempre in cerca della verità; Egli non vuol essere ingannato, ma è spesso mentitore. Noi, infatti, copriamo i nostri vizi e i nostri peccati a noi stessi prima che agli altri, impegnandoci a trovare, di volta in volta, la maschera più idonea a occultare quello che siamo dentro e di apparire così come la cattiva coscienza, le convenienze e gli interessi esigono.
Leggi anche Essere-apparire nel Satyricon
Quindi egli si pose la domanda di come allora era possibile riconoscere il volto dietro la molteplicità delle maschere, e quindi l’essere. L’uomo è sempre in cerca della verità; Egli non vuol essere ingannato, ma è spesso mentitore. Noi, infatti, copriamo i nostri vizi e i nostri peccati a noi stessi prima che agli altri, impegnandoci a trovare, di volta in volta, la maschera più idonea a occultare quello che siamo dentro e di apparire così come la cattiva coscienza, le convenienze e gli interessi esigono.