Orazio e l'età augustea: riassunto

Caratteristiche dell'età augustea, vita, pensiero e opere di Orazio: riassunto (2 pagine formato zip)

Appunto di carmendimauro

ORAZIO ETA' AUGUSTEA

Età augustea.

La crisi della repubblica durò circa settanta anni, e durante questo periodo vi furono 3 guerre civili: Mario contro Silla, Cesare contro Pompeo, Antonio Ottaviano contro Bruto e Cassio infine Antonio contro Ottaviano. La persona che riuscì a risolvere questa crisi fu Ottaviano, fu il fondatore del principato e l’iniziatore del regime imperiale. Eliminati i cesarici-di Bruto e Cassio a Filippi, tra Antonio, Ottaviano e Lepido rinacque la lotta al potere.
Lo scontro finale avvenne ad Azio, Antonio e Cleopatra furono sconfitti e Ottaviano face uccidere solo il figlio di Cesare e Cleopatra, Cesarione, suo poten-ziale nemico. L’unico padrone di Roma fu Ottaviano. Su di lui concentro tutti i poteri: imperium proconsolare, princeps (primo nel senato) Augustus (venerabile protetto dagli dei da qui il nome augusto ed età augustea), tribuno podestà e infine pontificato massimo. Suddivise le provincie in senatorie e imperiali, quest’ultime da lui controllate attraverso de-legati. Inserì la burocrazia e un esercito.

Orazio: opere

ETA' AUGUSTEA LETTERATURA LATINA

Questo periodo si può dividere in tre fasi: la prima fase è caratterizzata dalla vittoria di Ottaviano e dalla paura di un crollo dello stato a causa delle guerre(44-31); la seconda fase è l’espansione di Augusto ben riuscita e la ricostruzione dello stato (31-12), mentre l’ultima fase, vi è un ripiegamento rispetto alla fase recedente, perché Augusto non lasciava eredi e si scatenò una lotta al potere(12a.C. 14 d.C.). a causa della crisi dello stato riuscì a far nascere il partito di Ottaviano , mirò ad una restaurazione dei mores antiqui e risolse i problemi urgenti nello stato. Voleva ripristinare l’età antica ma nessuna rigenerazione morale può avvenire attraverso un comando. I cardini della sua propaganda erano ripristinare le antiche consuetudini, ritorno alla terra e alla famiglia, e riprendere il mito di Roma come centro fondamentale di Roma. Gli scrittori diedero voce agli ideali di Augusto: Quinto Orazio Flacco, Virgilio ecc. creò due biblioteche pubbliche, e nominò due prefetti per controllare la produzione letteraria(censura) . volle cambiare anche il volto esterno di Roma, la volava trasformare in una metropoli, chiamò gli architetti migliori, in-trodusse i vigiles, e fece costruire il foro di Augusto, il mausoleo, l’Ara Pacis, teatro di Marcello, pantheon, e una arco trionfale.

ORAZIO: VITA E OPERE

ORAZIO. La vita. Nasce nel 65 a.C. a Venosa, da un padre liberto (ex schiavo pubblico) che grazie a delle aste era entrato in possesso di un piccolo podere. In questo periodo Roma non si occupava molto dell’istruzione, perché essa era affidata ai privati e quindi alle persone ricche, ma il padre di Orazio investe i suoi soldi per l’istruzione di suo figlio pagando degli studi mol-to costosi. Arrivando così a Roma con il padre apprese la letteratura e la filosofia. Ebbe dei contatti con circoli epicurei, e infine all’età di 20 anni, si recò ad Atene (come faceva tutti u giovani migliori della città) per perfezionare la sua cultura.

ORAZIO: PENSIERO

Fu anche partecipe alla vita civile, infatti, quando Cassio e bruto (cesaricidi) arrivarono ad Atene, lui partecipò alla guerra civile contro Antonio e Ottaviano. Partecipò nel ruolo di tribuno militare, e qui la sconfitta e la fuga. Torna a Ro-ma grazie ad un’amnistia, e ritrova il padre morto e il podere confiscato; essendo così senza una stabilità economica s’impegnò come segretario del questore e contemporaneamente iniziò a comporre i primi versi, acquistando così una certa fama. Nel 38 a.C. Virgilio e Vario Ruffo lo presentarono a Mecenate.