Iside appare in sogno a Lucio di Apuleio: traduzione e analisi
Traduzione e analisi di un brano tratto dalle Metamorfosi di Apuleio: Iside appare in sogno a Lucio (2 pagine formato )
ISIDE APPARE IN SOGNO A LUCIO: TRADUZIONE
Metamorfosi di Apuleio: Iside appare in sogno a Lucio.
Ma avevo appena chiusi gli occhi, quand'ecco che sulla superficie del mare apparve una divina immagine, un volto degno d'esser venerato dagli stessi dei. […] «Eccomi o Lucio, mossa alle tue preghiere, io la madre della natura, la signora di tutti gli elementi, l'origine e il principio di tutte le età, la più grande di tutte le divinità, la regina dei morti, la prima dei celesti, colei che in sé riassume l'immagine di tutti gli dei e di tutte le dee, che col suo cenno governa le altezze luminose del cielo, i salubri venti del mare, i desolati silenzi dell'oltretomba, la cui potenza, unica,tutto il mondo onora sotto varie forme, con diversi riti e differenti nomi. Per questo i Frigi, i primi abitatori della terra, mi chiamano Pessinunzia, Madre degli dei, gli Autoctoni Attici Minerva Cecropia, i Ciprioti circondati dal mare Venere Pafia, i Cretesi arcieri famosi Diana Dittinna, i Siculi trilingui Proserpina Stigia, gli antichi abitatori di Eleusi Gerere Attica, altri Giunone, altri Bellona, altri Ecate, altri ancora Ramnusia, ma i due popoli degli Etiopi, che il dio sole illumina coi suoi raggi quando sorge e quando tramonta e gli Egizi, così grandi per la loro antica sapienza, venerandomi con quelle cerimonie che a me si addicono, mi chiamano con il mio vero nome, Iside regina. Eccomi, sono qui, pietosa delle tue sventure, eccomi a te, soccorrevole e
benigna. Cessa di piangere e di lamentarti, scaccia il dolore, grazie ai miei favori ormai già brilla per te il giorno della salvezza.
Sta' ben attento, invece, agli ordini che ti do: il giorno che sta per nascere da questa notte, come vuole un'antica tradizione, è consacrato a me. In questo giorno cessano le tempeste dell'universo, si placano i procellosi flutti del mare, i miei sacerdoti, ora che la navigazione è propizia, mi dedicano una nave nuova e mi offrono le primizie del carico. Dunque, con animo puro e sgombro da timore, tu devi attendere questo giorno a me sacro».
Le metamorfosi di Apuleio: analisi del testo e dei personaggi
SOGNO DI ISIDE: ANALISI
Nel romanzo di Apuleio il sogno ha un ruolo chiave. Il romanzo diviso in 11 libri, narra la storia di un giovane chiamato Lucio (identificato da Apuleio), appassionato di magia. Egli si reca in Tessaglia, paese delle streghe e là si trova ad alloggiare in casa del ricco Milone, la cui moglie Panfila è ritenuta una maga: ha la facoltà di trasformarsi in uccello. Lucio, avvinto dalla sua insaziabile "curiositas" , vuole imitarla e, valendosi dell'aiuto di una servetta, Fotis, accede alla stanza degli unguenti magici della maga. Ma, confondendo gli unguenti, viene trasformato in asino, pur conservando coscienza ed intelligenza umana. Per una simile disgrazia, il rimedio sarebbe semplice (gli basterebbe mangiare alcune rose), se un concatenarsi straordinario di eventi non gli impedisse di scoprire l'antidoto indispensabile. Rapito da certi ladri, che hanno fatto irruzione nella casa, durante la notte stessa della metamorfosi, egli rimane bestia da soma per lunghi mesi e si trova coinvolto in numerose avventure, sottoposto ad infinite angherie e muto testimone dei più ignobili vizi umani. La serie di disavventure si conclude nell’ultimo capitolo del romanzo: durante la notte di plenilunio, vede apparire in sogno la dea Iside che lo conforta, gli annuncia la fine del supplizio e gli indica dove potrà trovare le benefiche rose. Il giorno dopo, il miracolo si compie nel corso di una processione di fedeli della dea e Lucio, per riconoscenza, si fa iniziare al culto di Iside.