Torquato Tasso, riassunto

breve riassunto sul poeta, scrittore e drammaturto - Torquato Tasso - autore della "Gerusalemme Liberata", opera scrita nel 1581 che racconta gli scontri tra cristiani e musulmani durante la prima crociata (2 pagine formato doc)

TORQUATO TASSO RIASSUNTO

La formazione del Tasso avvenne presso la corte e successivamente nella vita delle accademie.

Egli, probabilmente, lavorò al poema epico sulla crociata perchè la corte ferrarese era stata amante della letteratura cavalleresca. Egli guardava alla sua opera con inquietudine ed era tormentato dallo scrupolo di renderla aderente ai canoni letterari. Tasso incarna la figura del poeta cortigiano del `500.
Egli è una persona ambivalente che da un lato celebra la corte e dall'altro vi prova un senso di avversione; egli sogna un mondo pastorale regolato solo dalla natura, come nel caso di Erminia.

Riassunto su Torquato Tasso


GERUSALEMME LIBERATA RIASSUNTO

Il tema principale della Gerusalemme liberata è la prima crociata per conquistare il Santo Sepolcro. Tasso parte dal presupposto che la poesia tratta del verisimile e per far ciò trae materia dalla storia. Egli, però, riconosce che la poesia non deve essere separata dal diletto e quest'ultimo è assicurato dal meraviglioso cristiano, ossia gli interventi sopran- naturali di Dio. Il poema per il poeta deve essere vario ed uniforme e deve avere uno stile sublime che riguardi le cose più grandi. In questo modo Tasso punta ad un fine didascalico e pedagogico nel quale il diletto è finalizzato al giova- mento morale del lettore. Nel Tasso è presente una volontà conformistica, infatti egli vuole dare il perfetto poema cristiano secondo i canoni controriformistici e anche il perfetto poema epico secondo le regole di Aristotele.

La vita di Torquato Tasso: riassunto


TORQUATO TASSO RIASSUNTO VITA OPERE E PENSIERO

Al tentativo di costruire un'opera che esalti il sacrificio degli eroi nel tentativo di raggiungere il loro santo fine si contrappone un'attrazione per il voluttuoso. Questa tipica ambivalenza si verifica anche nella visione della guerra che passa da manifestazione di forza ad una concezione più dolorosa. Contraddizioni analoghe si verificano nel campo religioso tra la religione celebrativa e quella più intima e sofferta. Alla religione fondata su verità date dalla teologia si contrappone un'attrazione per un mondo sovrannaturale e demoniaco. Queste ambivalenze si manifestano anche a livello formale infatti la struttura unitaria è sempre sul punto di disgregarsi a causa delle spinte che la percorrono. Questo bifrontismo investe anche lo scontro tra i cristiani ed i pagani, infatti non si tratta di uno scontro tra due religioni diverse, ma del conflitto tra due codici all'interno della stessa cultura, quella occidentale e quella cristiana. I pagani hanno una visione laica tipica del rinascimento, mentre i cristiani sono i celebratori delle regole della controriforma che vedeva una subordinazione alla religione. L'antagonista della religione cristiana non è un'altra religione, ma una negazione ad essa interna:l'errore. Sono presenti delle spinte che sviano gli eroi e su di loro agisce la forza dei rappresentanti del codice cristiano. Nel poema è in atto quindi un triplice scontro:cielo contro inferno, cristiani contro pagani e il “capitano” contro gli “erranti”. Il rapporto che si instaura tra i vari piani è un processo di riduzione dal molteplice all’uno, quest’ultimo ha radici profonde nel poeta. Egli è affascinato dai personaggi devianti e ciò fa si che essi siano quelli più felici mentre quelli che rappresentano la forza unificatrice appaiono più sbiaditi. Anche a livello formale vi è una perenne tensione tra molteplicità e unità, infatti il testo è concentrato intorno ad un’azione unitaria ma intorno ad essa divergono altri filoni narrativi secondari.

Riassunto: Torquato Tasso


TORQUATO TASSO RIASSUNTO GERUSALEMME LIBERATA

A differenza dall’opera di Ariosto, dove la molteplicità d’azioni era prevista sin dall’inizio, nella Gerusalemme liberata essa si fa strada contro i principi del poeta; nel Furioso la molteplicità d’azioni è ricondotta ad un equilibrio, mentre nell’opera tassesca la struttura unitaria è imposta a forza sopra le multiformi componenti. Nel Tasso non vi è una visione aperta che ammetta tutte le forme del reale con pari dignità, ma ben si una visione totalizzante. Il tipico bifrontismo si manifesta anche nel punto di vista da cui la narrazione è condotta: essa è mobile e si colloca alternativamente nel campo cristiano e nel campo pagano.