Decadentismo: riassunto di letteratura
La letteratura del Decadentismo, una nuova concezione dell'arte: il Decadentismo in Europa e in Italia e la poetica simbolista (2 pagine formato doc)
DECADENTISMO: RIASSUNTO DI LETTERATURA
La letteratura.
La tendenza letteraria che emerge in questo periodo è contrassegnata dalla coscienza della crisi e della decadenza di un mondo e dei suoi valori, e prende appunto nome di Decadentismo.Nascendo all’interno della crisi del Posivitismo, il Decadentismo è caratterizzato da:
• rifiuto delle poetiche di matrice positivistica ( Naturalismo e Verismo), cui se ne contrappongono altre di stampo irrazionalistico, in particolare il simbolismo e l’estetismo;
• rifiuto della morale comune e delle norme sociali, cui si contrappone l’esaltazione di comportamenti fuori della norma, al contempo “maledetti” ed “elitari” ( l’eroe decadente, il poeta maledetto, l’esteta, il superuomo);
• interesse per gli aspetti irrazionali ed oscuri della psiche, come l’inconscio, l’istinto, il sogno, gli stati morbosi che si accompagnano alla malattia, alla follia, al delitto.
DECADENTISMO RIASSUNTO BREVE: UNA NUOVA CONCEZIONE DELL'ARTE
Una nuova concezione dell’arte. La letteratura del Decadentismo non si contrappone soltanto alla letteratura nata nel clima del Positivismo, ma apre una crisi ed un rinnovamento di portata ben più vasta, che mettono in discussione il complesso della tradizione letteraria di tutto l’Ottocento, aprendo la strada ad ulteriori sviluppi.
Infatti:• tramonta la concezione ottocentesca del poeta-vate, interprete dei valori di un popolo e di un determinato momento storico, mentre prevale negli intellettuali un atteggiamento di critica e di estraneità verso la società e verso la storia;
• nasce una nuova concezione dell’arte, che propone se stessa come strumento privilegiato di conoscenza in luogo della scienza, poiché essa sola sa svelare gli aspetti più profondi e contraddittori della realtà.
L’arte rinuncia così a proporre valori ed ideali, a farsi espressione, sia pure critica, della società da cui nasce, ma piuttosto sceglie di denunciarne la fondamentale insensatezza suscitando inquietudine e interrogativa;
• si afferma una nuova disponibilità alle più diverse sperimentazioni formali: la crisi del romanzo naturalista coinvolge l’intera tradizione del romanzo realistico dell’Ottocento, aprendo la strada ad una narrazione tutta interiore e soggettiva; allo stesso modo in poesia il simbolismo dissolve la secolare tradizione della tecnica poetica.
Decadentismo: riassunto sui concetti e tematiche principali
DECADENTISMO: DEFINIZIONE
Il termine Decadentismo pertanto si può usare in due accezioni:
• in senso proprio indica il movimento che ebbe questo nome e che si esaurì intorno alla fine del XIX secolo. Di tale movimento gli esponenti più significativi furono Verlaine, Rimbaud e Mallarmè in Francia, Pascoli e D’Annunzio in Italia, Wilde in Inghilterra, Rilke in lingua tedesca.
• in senso allargato si definisce come Decadentismo buona parte della letteratura del Novecento che esprime la coscienza più generale della crisi dell’uomo moderno.
Decadentismo italiano: riassunto della poetica
DECADENTISMO LETTERATURA: IL DECADENTISMO IN EUROPA
Il Decadentismo in Europa. Il Decadentismo nacque in Francia intorno al 1880 ad opera di un gruppo di poeti (fra cui Verlaine, Rimbaud, Mallarmè) ammiratori di Baudelaire, che diedero vita a circoli artistici e ad alcune riviste.
“Decadenti” li definirono spregiativamente i critici alle loro prime pubblicazioni. Essi vollero riprendere tale termine, in senso provocatorio, per esprimere la propria consapevolezza di appartenere ad un mondo in disfacimento, per manifestare il proprio disagio e la delusione storica che li spingeva a rifiutare la società del loro tempo, con i suoi valori rozzi e falsi. Spesso infatti i decadenti condussero una vita disordinata e vagabonda, emarginati dalla società borghese del proprio tempo, talvolta cercando “paradisi artificiali” nella droga e nell’alcool ( i “poeti maledetti”).
Decadentismo: riassunto breve
TEMI DEL DECADENTISMO
La poetica simbolista. Gradualmente, il gruppo elaborò la sua poetica, il simbolismo, per la quale il mondo è “una foresta di simboli” ( da un verso di Baudelaire) che ci parlano in un misterioso linguaggio: non la scienza né la ragione possono penetrarlo, ma solo l’arte. Il poeta è un “veggente” che per intuizioni misteriose ed improvvise coglie il senso riposto della realtà, scoprendo collegamenti apparentemente illogici fra oggetti diversi, associando colori, profumi, suoni di cui sa percepire la misteriosa affinità, scegliendo le parole non per il loro significato concreto ed oggettivo ma per le suggestioni che possono evocare con il loro suono ed il loro ritmo (la “musicalità” del verso).