Decadentismo: riassunto breve
Decadentismo: riassunto breve sulla corrente artistica-letteraria che si colloca tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del 900 in Europa (1 pagine formato docx)
DECADENTISMO: RIASSUNTO BREVE
Durante gli anni ottanta del 1800 era diffuso un senso di disfacimento e di fine di tutta una civiltà, per cui si avvertiva una affinità con il periodo del tardo Impero romano e si esaltava la raffinatezza ed eleganza delle squisite forme in cui si esprimeva una civiltà in simili momenti.
Questi vennero definiti dai critici dell’epoca “decadentisti”, in accezione negativa e spregiativa, ma ne fu rovesciato il senso polemicamente e ne fecero una sorta di bandiera orgogliosamente esibita.
La visione del mondo decadente è un irrazionalismo misticheggiante; viene radicalmente rifiutata la visione positivistica, non convinti che la realtà sia un complesso di fenomeni regolati da regole scientifiche ma, piuttosto ritengono che ragione e scienza non possano dare la vera conoscenza del reale; sostengono che l’essenza sia al di là delle cose, per cui solo rinunciando all’ambito razionale si può tentare di attingere all’ignoto.
DECADENTISMO: BREVE DESCRIZIONE
Al Decadentismo attribuiamo l’importante scoperta dell’inconscio; senza la scoperta di questa dimensione non si capirebbe nulla delle concezioni del Decadentismo; essi si lasciano volutamente inghiottire dal vortice tenebroso, distruggendo ogni legame razionale, convinti che solo questo abbandono possa garantire la scoperta di una realtà più vera.
Gli strumenti privilegiati del conoscere sono tutti gli stati abnormi ed irrazionali dell’esistere, che ci sottraggono al controllo limitante e paralizzante della ragione, permettendoci di vedere il mistero che è al di là delle cose.
Spesso gli stati d’alterazione venivano provocati artificiosamente, attraverso l’uso d’alcol e di droghe, convinti che l’uso di sostanza stupefacenti potenzi all’infinito le facoltà umane.
Un altro tipo di stato di grazia è costituito dalle epifanie, cioè il momento in cui un particolare qualunque della realtà si carica all’improvviso di una misteriosa intensità di significato, come rivelazione momentanea di un assoluto.
Il Decadentismo: riassunto
CARATTERI GENERALI DEL DECADENTISMO
La nevrosi è una costante che segna tutta l’epoca decadente, e spesso viene tematizzata direttamente in personaggi di romanzi, drammi e poesie. Accanto alla nevrosi, la malattia si pone come una metafora di condizione storica, ma diviene anche una condizione privilegiata, segno di nobiltà e distinzione ed appare come uno stato di grazia, come lo strumento conoscitivo per eccellenza. La malattia affascinava anche perché era immagine della morte; nelle opere decadenti c’era un’ossessiva presenza della morte, evidentemente intesa come simbolo di un dato epocale, di una condizione generale della società europea. In contrapposizione c’era la tendenza del vitalismo, l’esaltazione della pienezza vitale senza limiti e senza freni, la ricerca del dionisiaco. Filosoficamente la voluttà di annientamento si pone sotto il segno di Schopenhauer, mentre il vitalismo vide il suo teorico in Nietzsche.
In realtà il culto della vita non è altro che un modo per esorcizzare l’attrazione morbosa per la morte, non è che l’altra faccia della malattia interiore, del disfacimento e degli impulsi autodistruttivi.