Alessandro Manzoni: riassunto
Gli anni Giovanili, la conversione e il ritorno in Italia, il distacco dalla letteratura, le opere classicistiche, la concezione della storia e della letteratura, Inni Sacri, Il Conte di Carmagnola, L'Adelchi, I Cori, Manzoni e il problema del Romanzo, I promessi sposi e il romanzo storico e il quadro polemico del Seicento. Riassunto della vita, opere e pensiero di Alessandro Manzoni (4 pagine formato doc)
ALESSANDRO MANZONI: RIASSUNTO
Alessandro Manzoni, la vita. Gli anni Giovanili. Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785, da una relazione extra coniugale tra la madre, Giulia Beccaria e Giovanni Verri. Il padre ufficiale era il conte Pietro Manzoni. Visse poco tempo con la famiglia, trascorse la prima adolescenza in collegi di somaschi e barnabiti, dove ricevette un’educazione classica. A sedici anni esce dal convento e si inserisce nell’ambiente culturale milanese, frequentando poeti come Monti e Foscolo.
Nel 1801 inizia a pubblicare opere che non rispecchiano il suo pensiero che è in continuo cambiamento. Nel 1805 raggiunge la madre a Parigi, dopo la morte di Carlo Imbonati e scrive un carme di stampo classicista : ‘In morte di Carlo Imbonati’. Qui nasce un rapporto molto intenso tra madre e figlio. Qui conosce anche ‘gli ideologi’ (Thierry, Fauriel: Eredi del patrimonio illuministico) e stringe una profonda amicizia soprattutto con Fauriel che diventa un suo punto di riferimento.ALESSANDRO MANZONI: RIASSUNTO VITA OPERE E PENSIERO
La conversione e il ritorno in Italia. Per la conversione religiosa di Manzoni, è determinante la conversione della moglie, Enrichetta Blondel, a Parigi dal calvinismo al cattolicesimo. Quando nel 1810 lascia Parigi ritornando a Milano, Manzoni era cambiato e la sua vita era inspirata al cattolicesimo. Allora, Manzoni abbandona la poesia classica per dedicarsi alla stesura degli inni sacri nel 1812-1815. In Italia, la sua vita era dedicata allo studio, alla scrittura e alla famiglia. Fu vicino al movimento romantico ma non partecipò mai direttamente, rifiutando di collaborare al Conciliatore.
Riassunto della poetica di Alessandro Manzoni
ALESSANDRO MANZONI RIASSUNTO: VITA E OPERE
Il distacco dalla letteratura. Dopo la pubblicazione de I promessi sposi, nel 1827, il periodo creativo di Manzoni finisce, e lui si distacca anche dal romanzo storico. Manzoni tendeva a rifiutare la poesia, considerandola falsità di contro al vero storico e morale. In questo periodo, approfondì gli interessi storici, filosofici e linguistici. L’amicizia con Fauriel fu sostituita dal filosofo cattolico Antonio Rosmini, che divenne la sua guida intellettuale. Manzoni era circondato di ammirazione grazie al successo ottenuto dal romanzo. Durante le Cinque giornate di Milano, seguì gli eventi politici e scrisse l’ode ‘Marzo 1821’. Quando si costituì il regno d’Italia, nel 1860 fu nominato senatore. Pur essendo cattolico era contro al potere temporale della Chiesa ed era favorevole a Roma capitale. Nel 1861 votò a favore del passaggio di Capitale da Torino a Firenze. Negli anni della vecchiaia, fu circondato dalla venerazione della borghesia italiana che vedevano in lui una guida morale, intellettuale e politica. Morì a Milano nel 1873.
Riassunto su Alessandro Manzoni e I Promessi sposi
ALESSANDRO MANZONI RIASSUNTO POETICA
Prima della conversione: le opere classicistiche. Tra il 1801 ed il 1810, Manzoni scrive opere classicistiche. Esse sono opere scritte con un linguaggio aulico, con rimandi mitologici e dotti, inspirandosi a Foscolo e Monti. Nel 1801, scrive ‘Il trionfo della Libertà’ che inneggia alla rivoluzione francese e va contro la tirannide politica e religiosa. Seguono l’Adda, poemetto idillico indirizzato a Monti e ‘I sermoni’, in cui Manzoni polemizza contro aspetti del costume contemporaneo.