Carlo Goldoni: vita e riforma del teatro
schema riassuntivo su Carlo Goldoni, la sua vita e la riforma goldoniana (3 pagine formato doc)
CARLO GOLDONI VITA E RIFORMA DEL TEATRO
Perché Goldoni è un classico?
• Personaggio misterioso, scrive circa duecento opere teatrali e delle memorie, c’è una particolare difficoltà nel dare un’immagine unitaria della vita e dell’opera di Goldoni perché nei suoi scritti autobiografici gli stessi avvenimenti sono raccontati in modi diversi, taciuti o collocati diversamente.
• I suoi personaggi nascondono, sotto un’apparente semplicità, una complessità di atteggiamenti (fino a crudeltà e cinismo).
• Scrive commedie che mostrano i risvolti più profondi e imprevedibili dei caratteri umani, la conflittualità latente che ne regola i rapporti, rivelano quanto sia instabile e sempre minacciato l’equilibrio che esse paiono celebrare. Conoscere il mondo e il teatro.
Carlo Goldoni e la riforma del teatro: riassunto
CARLO GOLDONI RIFORMA TEATRALE
Una vocazione precoce per il teatro
• Nasce a Venezia nel 1707, in una famiglia con difficoltà economiche causate dai continui spostamenti del padre (medico) dovuti a un’inquietudine esistenziale trasmessa anche al figlio che lo segue (a Perugia-1719, Rimini-1720, Chioggia-1721, Milano, Pavia-1723 dove inizia i corsi di giurisprudenza).
• Aveva cominciato a scrivere qualche breve commedia (otto\nove anni primo tentativo), a recitare e leggere opere (“La Mandragola”- Macchiavelli) e commedie di Plauto e Terenzio
• A Pavia fu ospite del collegio Ghislieri, e nel 1725 compose “Il Colosso” che era una satira contro alcune ragazze pavesi di buona famiglia, così fu espulso dal collegio.
• Tornò a Venezia per seguire il padre.
• Nel 1728 a Chioggia trova lavoro come coadiutore aggiunto del potestà nella cancelleria criminale.
• Nel 1731 il padre muore e Goldoni deve prendersi cura della famiglia.
• Nel 1732 a Padova si laurea in legge e viene nominato avvocato.
• Uno degli intermezzi da lui composti “il Gondoliere Veneziano ossia gli Sdegni Amorosi” fu recitato e stampato.
L’incontro con Imer e gli inizi della riforma del teatro
• Goldoni incontra Giuseppe Imer (inizio XVIII sec.
• Il proprietario del San Samuele lo assume come poeta e librettista con un modesto onorario.
• Goldoni dà una svolta alla propria vita: rinuncia alla carriera forense e si dedica all’attività teatrale (la stagione comica a Venezia inizia ai primi di ottobre e termina l’ultimo giorno di Carnevale.
Vita e opere di Carlo Goldoni: riassunto
CARLO GOLDONI RIFORMA DELLA COMMEDIA
• Scrive la tragicommedia “Belisario” che ottiene uno straordinario successo, così si mette di gran lena e compone tragicommedie e intermezzi (generi richiesti legati alla musica)
• Compie un viaggio a Genova e conosce Nicoletta Connio e la sposa nel 1736.
• Nel Carnevale del 1738 viene rappresentato il “Momolo Cortesan” (Girolamo Cortese), stampato come “L’Uomo di Mondo”.
• Nel 1740, grazie ai parenti della moglie (figlia di notaio), viene nominato console della Repubblica di Genova a Venezia ma il compenso è molto modesto (rinuncia nel 1744).
La locandiera di Carlo Goldoni: riassunto
CARLO GOLODONI RIFORMA GOLDONIANA
• Carlo Goldoni ha delle disavventure finanziarie, il fratello pieno di debiti lo trascina in un imbroglio ed è costretto a lasciare Venezia nel 1743.
• Va a Rimini, e poi a Pisa, qui, su richiesta dell’attore Antonio Sacchi compone “Il servitore di due padroni” e si dedica con successo all’avvocatura.
• Nel 1747 a Livorno conosce il capocomico romano Girolamo Medebach (1706 – 1790) con cui si impegna per la stagione successiva.
• Nel 1748 lascia Pisa e la professione forense.