Francesco Petrarca: vita, pensiero e opere

Biografia, figura dell'intellettuale con Petrarca, Humanitas, le opere religioso-morali, Le raccolte epistolari, L'Africa, Il De viris illustribus, Il Canzoniere. Riassunto della vita, pensiero e opere di Francesco Petrarca (6 pagine formato doc)

Appunto di moody92

FRANCESCO PETRARCA: VITA PENSIERO E OPERE

Biografia.

Petrarca nacque ad Arezzo il 20 luglio 1304 da una famiglia borghese fiorentina. Il padre, ser Petracco, che era notaio, fu mandato in esilio quando la fazione nera si impadronì di Firenze.
Allora si trasferì con la famiglia ad Avignone, dove risiedeva la Curia papale.
Francesco a 16 anni intraprese gli studi giuridici, ma la sua vocazione era quella letteraria; per cui da Bologna, dove studiò, si ritrasferì ad Avignone.
Qui condusse una vita futile, ma allo stesso tempo si dedicò allo studio dei classici.
Accanto a questi aveva sempre con sé un libro, ovvero le Confessioni di Sant'Agostino.

Francesco Petrarca: vita e opere riassunto

FRANCESCO PETRARCA: VITA E OPERE RIASSUNTO BREVE

Da ciò si può risalire alle tendenze fondamentali di Petrarca: il culto dei classici e a spiritualità cristiana.
La lingua che prediligeva era il latino, ma coltivava l'interesse anche per la poesia lirica in volgare.
Come i poeti d'amore, Petrarca rivolse le sue poesie intorno alla figura di Laura, la donna che amava, il cui nome richiama la pianta del lauro, la pianta sacra ad Apollo, dio della poesia.
Sull'effettiva esistenza di questo amore sono nate delle discussioni, ma per quello che ci tramanda il Canzoniere l'esperienza è realmente avvenuta.
Ma questo amore nella sua attività letteraria sembra aver avuto poca importanza, in quanto assumeva un simbolo intorno a cui il poeta non rivolgeva che i suoi dispiaceri, le sue sofferenze, i suoi fallimenti.
Ma dietro tutto ciò in Petrarca nasce l'esigenza di una sicurezza materiale e di agiatezze.

POETICA PETRARCA: RIASSUNTO

Prese perciò gli ordini minori, che non implicavano la cura delle anime, ma che gli consentivano di accedere a cariche e a profitti vantaggiosi.
Al bisogno di sicurezza materiale si contrapponeva la curiosità e la voglia di scoprire posti nuovi, che lo spinsero a viaggiare.
Il viaggio per Petrarca era un modo per arricchire la sua cultura: in qualunque abbazia o monastero che andava a visitare, si soffermava nelle biblioteche, dove si dedicava allo studio dei classici latini che lì erano ormai dimenticati.
Ma a questa voglia di scoprire si contrapponeva anche la necessità di chiudersi in se stesso.
Questo si realizzava a Valchiusa, poco lontano da Avignone.
Petrarca amava rifugiarsi lì, lontano dalle preoccupazioni della vita e dalla confusione della città, dove poteva dedicarsi alla lettura, alla scrittura e alla meditazione.

Questo otium fece da sfondo per la produzione di gran parte delle sue opere.
L’attività letteraria era però per Petrarca anche il bisogno di gloria e riconoscimento.