Riassunto su Montale

riassunto completo della vita e delle opere, le analisi delle poesie "Non chiederci la parola", "Spesso il male di vivere ho incontrato" e "Nuove stanze" di Eugenio Montale (5 pagine formato doc)

Appunto di lexis

Riassunto su Montale - PRIMO MONTALE: Montale nasce a Genova nel 1896 in una famiglia borghese agiata.

Passa la sua infanzia in Liguria (il paesaggio marino sarà molto importante per i temi di “ossi di seppia”). Si diploma ragioniere, ma s'interessa anche di letteratura e legge i poeti simbolisti francesi (soprattutto Verlaine). Nel 1917 partecipa alla guerra. Nel 1925 esce “Ossi di seppia”, in cui si hanno due spinte opposte verso due stili diversi: da una parte la prosaicità e lo sperimentalismo; dall'altra la tendenza al classicismo. “OSSI DI SEPPIA” (1925) SIMBOLOGIA DEL TITOLO: metafora della condizione umana: l'osso di seppia è un detrito, un frammento di poco valore, gettato e abbandonato sulla spiaggia in balia della potenza del mare e delle forze della natura.
Allo stesso modo il poeta è esiliato dal mare (simbolo di felicità naturale), escluso dalla natura e dalla gioia. IL MARE: luogo dell'indifferenziato, di una felicità panica e naturale LA TERRA: sede della privazione e dell'esilio, ma anche del rapporto sociale, del sacrificio, del momento etico.

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PERCORSO DELINEATO NEL CORSO DELLA RACCOLTA POETICA: dalla felicità dell'infanzia (in cui si ha un'adesione panica alla natura, un rapporto organico col cosmo) al disincanto della maturità (condizione di spaesamento e di frammentazione: l'anima è divisa e informe “Non chiederci la parola”) POETICA: torcere il collo all'eloquenza, cioè scegliere uno stile aspro e arido, senza convenzioni linguistiche, né alcun tipo di decorazione stilistica. In “Ossi di seppia” si alternano momenti bassi ed alti, toni prosastici e classici, vocabolario concreto e parole auliche (questo doppio registro si fonde del tutto fra gli anni 1924-1927) STRUTTURA DEL LIBRO: 1 introduzione (“In limine”), 4 sezioni, 1 testo giovanile (“Riviere”). Le 4 sezioni sono intitolate: “Movimenti”, “Ossi di seppia”, “Mediterraneo” (primo titolo dell'intera opera, poi cambiato in “ossi di seppia”) e “Meriggi e ombre”.

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SECONDO MONTALE (1927-1948): nel 1927 si trasferisce a Firenze, culla dell'Umanesimo, patria della cultura (essa è il valore supremo da difendere contro l'ignoranza del Regime). Conosce ELIOT, scrittore inglese che lo spinge all'allegoria e al correlativo oggettivo. Un'ulteriore spinta verso l'allegoria gli viene data dalla donna amata, Irma Brandeis (Clizia), studiosa americana di Dante. Nel 1939 escono “Le occasioni” (raccolta poetica dedicata ad Irma Brandeis). Nel 1948 si trasferisce a Milano per lavorare al “Corriere della sera”. “ LE OCCASIONI” (1939) TITOLO: allude alle apparizioni occasionali di Clizia (la donna-angelo) CLIZIA: ha la funzione di una salvifica Beatrice dantesca, ma la salvezza apportata non è religiosa ma laica, poiché per Montale l'unica religione è quella delle lettere. Clizia è chiaroveggente e può perciò opporsi alla brutali.

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