Dolce stil novo: riassunto semplice

Dolce stil novo: riassunto breve e semplice sulla poetica stilnovista, con particolare riferimento a Guinizelli e a Cavalcanti (3 pagine formato doc)

Appunto di amaliarossini

DOLCE STIL NOVO: RIASSUNTO SEMPLICE

Il Dolce Stil novo.

Il primo poeta e maestro del modo di far poesia che si chiamò “Dolce Stil Novo” fu Guido Guinizzelli (1240 – 1276) di Bologna. Amico di Dante, di famiglia Ghibellina, egli esercitò la professione legale e morì in esilio, probabilmente a Verona. Il suo Canzoniere (<<Al cor gentil repara sempre Amore – com’a la selva augello in la verdura>>) è un poco la sintesi dei sentimenti che di lì a poco saranno comuni ai poeti del “Dolce Stil Novo”.
Il punto di partenza è quello della Scuola Siciliana: la riscoperta dell’amore in terra. Ma nel passare dalla Sicilia a Bologna e a Firenze, il sentimento amoroso si è come depurato di certe scorie: ha perduto in realismo quel che ha acquistato in spiritualità
Sicché la donna è vista angelicamente, come una creatura –scriverà Dante-  “venuta di cielo in terra a miracol mostrare”.
Il miracolo è la bellezza, la luce; e dietro tali apparizioni tutti gli altri sentimenti e immagini saranno visti nello stesso alone.

Dolce stil novo: riassunto breve

DOLCE STIL NOVO: CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Il fenomeno è spiegabile. La vita “cortese” delle Signorie, seguite ai Comuni, tende ai sentimenti rari, alle finezze, a un certo lusso di immagini. I poeti più o meno compromessi nelle sanguinose lotte fra fazioni, vi sfuggono poi in privato mediante la poesia.
La poesia diventa una specie di rifugio, un porto in cui si può trovare grazia e tranquillità: un modo di sfuggire all’aggressione della storia, dei fatti.
Tutti i rimatori del “Dolce Stil Novo” avranno l’istinto di nobilitare le cose, di guidare in quel porto i fenomeni dell’esistenza. Sarà poi Dante, poeta immerso pienamente nella storia, a riportare la tragedia e il rude della vita in quel sogno.

Scuola siciliana e dolce stil novo: riassunto

GUIDO GUINIZZELLI: RIASSUNTO

Guido Guinizelli muore giovanissimo. A Bologna non c’è nessuno che ne segua l’esempio; ma la sua voce è ascoltata a Firenze, e tra i poeti fiorentini il più robusto, prima di Dante, è Guido Cavalcanti.
Nato verso il 1255, egli ebbe importanti cariche politiche. Partecipò quindi alla lotta delle fazioni a favore dei Bianchi contro Corso Donati. Esiliato, dopo un breve periodo di confino politico a Sarzana, in Liguria, morì di febbri nell’anno 1300.
Quelle di Guinizelli e di Cavalcanti sono quindi le prime voci del nuovo movimento poetico:  più spirituale la prima, più appassionata, più irrequieta la seconda. Tra l’una e l’altra, in ogni modo, c’è stretta parentela poetica. Parentela che ritroveremo tra tutti o quasi i rimatori del “Dolce Stil Novo”.
Anche in Dante: nel Dante non ancora preso a esaltare e condannare il mondo nella Commedia.