Cesare: opere letterarie

Riassunto delle opere letterarie di Gaio Giulio Cesare, una delle figure più note dell'Antica Roma: De bello Gallico e De bello civili (2 pagine formato doc)

Appunto di kuradokun

CESARE: OPERE LETTERARIE

Gaio Giulio Cesare nacque a Roma nel 100 a.C da una famiglia patrizia.

Iniziò la sua carriera politica appoggiandosi al partito dei populares e arrivò alla carriera di pontefice massimo.Fu sospettato di congiurare con Catilina il colpo di stato ma egli si opponeva contro i congiurati senza chiedere però la loro morte.Stipulò nel 60 a.C con Pompeo e Crasso il primo triumvirato che gli consentì di essere eletto console. Fra il 59 e il 52 a.C conquistò la Gallia e fece alcune spedizioni anche in Britannia e Germania.
I suoi successi fecero preoccupare il senato il quale conferì tutti i poteri a Pompeo. Cesare così oltrepassò il Rubicone e dichiarò guerra a Roma iniziando la guerra civile. Egli riuscì in poco tempo a conquistare l'Italia, sconfisse Pompeo a Farsalo e inoltre uccise i suoi alleati in Egitto,Asia Minore,Africa e Spagna. Ritornato a Roma divenne dittatore a vita. Variò alcune riforme come il calendario e il 15 Marzo venne ucciso e pugnalato da un gruppo di senatori guidati da Marco Bruto.

VITA DI GIULIO CESARE

Cesare scrisse i primi sette libri del "De Bello Gallico" e in 3 libri il "De bello Civili" inoltre scrisse un epigramma su Terenzio in versi. Egli era considerao un grande oratore anche se non ci sono pervenute sue orazioni.Sono andati perduti i suoi componimenti poetici, il trattato sulla lingua latina,l'opera che criticava Catone,le sue lettere, le antologie e un libro di astronomia. Il "De Bello Gallico è completato con l'ottavo libro scritto però dal lungotenente Aulo Irzio. Cesare fu un protagonista della vita politica ma proveniva da una famiglia nobile discendente da Enea. Cesare appoggiò il partito dei populares e fu un politico spregiudicato, un abile condottiero e stabilì una dittatura personale. Egli ebbe un'ottima formazione culturale e aderì alle tendenze dell'epoca. Fu sostenitore dell'analogismo ( teoria secondo cui il linguaggio è una convenzione) e abile nella retorica e nell'oratoria dove fu sostenitore dell'Atticismo.

Gaio Giulio Cesare: vita e opere del condottiero romano

GIULIO CESARE, OPERE PUBBLICHE

In filosofia sostenne la tesi di Epicuro e si interessò anche del campo scientifico. Egli sceglie di utilizzare il genere letterario minore dei Commentarii dandogli però una dignità letteraria ispirandosi a Senofonte e aggiungendo discorsi diretti ed ex-cursus etnografici. Scrivendo i commentarii Cesare perseguiva i suoi obiettivi politici e propagandistici. Nel "De Bello Gallico" dovette giustificare lo scoppio della guerra senza l'autorizzazione dei romani; inoltre pubblicizzò la propria abilità di condottiero. Egli ottenne grande successo grazie ad una esposizione dei fatti apparentemente obiettiva ma basata su un'abile regia degli avvenimenti. Nel "De Bello Civili" giustifica la propria condotta favorendo la pacificazione tra i gruppi sociali romani. La guerra scoppiò per un atto illegale ed eversivo che presenta come una reazione alle illegalità commesse dagli avversari.

Riassunto della vita e opere di Gaio Giulio Cesare

GIULIO CESARE, OPERE E STILE

Cesare descrive Catone Uticense come un moralista ipocrita e Pompeo come un uomo debole e vanaglorioso.Egli però è attento a respingere l'accusa di essere un sovversivo. Egli si preparà alla conquista della Gallia grazie a delle indagini del filosofo Posidonio ma riuscì per primo a distinguere i Galli dai Germani e scrisse sulle loro culture, usi e costumi ma ritenendo che essi dovevano sottomettersi alla cultura più avanzata ed evoluta dei romani.Nella sua opera perduta Cesare privileggia un linguaggio semplice,chiaro e preciso; difatti la lingua utilizzata nei commentari ha pochi abbellimenti retorici ma è estremamente efficace nella sua semplicità.