L'età di Traiano: riassunto

Riassunto del periodo storico di Traiano (2 pagine formato doc)

Appunto di binclair

ETA' DI TRAIANO: RIASSUNTO

L'età di Traiano.

L'età di Traiano, caratterizzata dalla figura di questo generale spagnolo, segna un momento decisivo e nuovo nell'evoluzione dell'impero Romano. Gli anni della dinastia Flavia e quelli caratterizzati dall'avvento di Traiano presentano caratteri tipologici fortemente differenziati; basti pensare alla gestione del potere che nei primi anni fu autoritaria e talvolta dispotica, mentre durante Traiano fu tollerante e illuminata. Tutto ciò determinò un profondo mutamento anche nell'ambito del rapporto fra il potere e gli intellettuali che con Traiano si rendono più di esprimersi.
La dinastia Flavia si spegne con la morte di Domiziano e con essa si interrompe anche il periodo così detto Dinastico, caratterizzato cioè dalla successione imperiale per eredità nell'ambito della stessa famiglia. Gli stessi congiurati che avevano depredato la fine di Domiziano, avevano designato Marco Concesio Nerva, un senatore di grande prestigio, molto esperto di problemi amministrativi. Nerva resse il potere imperiale per due anni (96 - 98 d.C.), durante i quali diete prova di grande rettitudine: prese importanti provvedimenti di ordine giudiziario, come la soppressione dei processi per lesa maestà e amministrativi.

Dinastia Flavia: Vespasiano, Tito e Domiziano

TRAIANO DINASTIA

Nerva fu salutato come "pater patriae", riuscì a stabilire un rapporto di concordia con il senato e potè contare sull'appoggio della nobilitas, mentre più difficile fu l'intesa con i militari, per la quale il Principe preferì farsi affiancare da Marco Ulpio Traiano un generale di origine Spagnola, che poco più tardi adotto come figlio e designò per la successione. Con questo provvedimento preso da nerva, si passò da un sistema di tipo ereditario a quello di tipo adottivo che rimase in vigore anche per i 3 imperatori successivi. Ben più lungo fu il principato di Traiano, che durò dal 98 al 117 d.C. e che fu caratterizzato da 2 chiari orientamenti: da una parte l'organizzazione dell'opera di risanamento delle campagne italiche e dall'altra la politica di espansioni territoriale. Per incrementare le nascite, Traiano fondò le "institutiones alimentariae": si trattava di pensioni offerte alle famiglie numerose dei contadini poveri, affinché questi potessero nutrire ed allevare la propria prole.

TRAIANAO: POLITICA ESTERA

Gestì inoltre la politica estera in chiave imperialistica con l'espansionismo in Oriente. Conquistò definitivamente tutta la dacia, riprendendo l'offensiva contro i Parti e riducendo a provincia romana il regno il regno d'Armenia. Con il senato Traiano stabilì una pacifica convivenza, evitando di assumere atteggiamenti forti, mentre l'appoggio delle truppe gli era garantito dai suoi trascorsi militari. Solo nei confronti del mondo giudaico e cristiano, la politica traianea mostrò grande aggressività e ostilità. Traiano morì nel 117 mentre tornava dalla campagna contro i parti: qualche anno prima egli aveva adottato il suo successore Publio Elio Adriano. Traiano volle proporre come immagine di se quella del Principe Buono e illuminato, che governa in sintonia con la nobilitas, secondo quella linea politica che era già stata collaudata con il principato augusteo.