Seneca e Lucano: riassunto

Vita, opere e stile dei due autori e scrittori latini: Seneca e Lucano (3 pagine formato doc)

Appunto di alvaxk

SENECA E LUCANO

Seneca.

Vita. Seneca nacque a Cordova alla fine del primo secolo avanti Cristo.
Si diede con impegno alla vita politica, diventò avvocato e oratore: Il successo fu tale da aprirgli le porte della corte imperiale, ma anche da suscitare pericolose gelosie.
Salito al trono Claudio, Messalina (La moglie) accusò la nipote di Claudio e Seneca di essere amanti: La nipote fu giustiziata e Seneca fu mandato in esilio in Corsica.
Tentò con ogni mezzo di ottenere il perdono.
La consolatio ad Polibium attrasse le simpatie di Agrippina, nuova moglie di Claudio.
Questa gli fece ottenere la grazia e una posizione di grande responsabilità come precettore del figlio Nerone.
Nel 62 si ritirò a vita privata, ma successivamente fu accusato di aver partecipato alla congiura di Pisone e fu costretto da Nerone al suicidio.

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SENECA OPERE

Dialoghi. Sotto il titolo di dialoghi ci sono giunte 10 operette filosofiche di Seneca.

Non si tratta di dialoghi veri e propri, bensì di trattazioni filosofiche di vario argomento nelle quali Seneca in prima persona “dialoga” col destinatario di turno, quasi fosse presente.
Un posto di spicco occupano le tre consolaziones:
•    Consolatio ad Marciam: Scritta a Marcia per la morte del figlio, quindi per consolarla.
•    Consolatio ad Polybium: Scritta per consolare Polibio della morte del fratello, liberto di Claudio. La scrive quindi per farsi accettare dopo l’esilio.
•    Ad Helviam Matrem: Scritta a sua madre per consolarla poiché Seneca era stato esiliato.
Temi comuni a queste sono la fragilità dell’esistenza, e la necessità di conseguire un distacco dalle vicende della vita che ostacolano l’uomo comune nella trasformazione in saggio.
Interessante tra i dialoghi è il De Brevitate Vitae, che si interroga sul problema del tempo e in particolare sul problema se lo spazio concesso all’esistenza umana possa considerarsi davvero breve: Il tempo a nostra disposizione non è breve, siamo noi che lo utilizziamo per motivi futili. Il saggio invece sa spendere bene il proprio tempo.
Non furono inclusi nella raccolta dei dialoghi altri tre trattati filosofici: Il De Clementia, Il De Beneficiis e le Naturales Quaestiones.
•    Nel De Clementia sviluppa una meditazione sull’idea di Clemenza per indirizzare Nerone verso il modello dei un sovrano illuminato.
•    Nel De Beneficiis sposta la riflessione morale sul motivo del beneficium, cioè sulla capacità umana di intervenire generosamente a vantaggio degli altri.
•    Nelle Naturales Quaestiones Seneca si occupa essenzialmente di fenomeni metereologici con l’intento di liberare gli uomini dalle paure che si possono collegare a singole manifestazioni della poderosa macchina cosmica (Ad esempio i terremoti).
Epistulae Morales Ad Lucilium. Il destinatario delle epistole è l’amico Lucilio.
Si tratta di lettere effettivamente scritte e spedite, anche se non si può escludere che siano state riviste e rielaborate in vista della pubblicazione.
Tutti gli argomenti che si individuano nei dialoghi vengono qui ripresi: La ricerca della forza interiore di fronte ad ogni situazione della vita, la fragilità dell’esistenza, le riflessioni sul tempo e sul modo migliore di sfruttarlo.
All’interno delle lettere, Seneca parla a Lucilio dell’anima, affermando che è l’unica cosa che ci fa essere diversi da un animale o da una pianta, ed è anche l’unica che determina le reali differenze tra uomo e uomo (Ricco e povero sono uguali davanti alla morte).

LUCANO OPERE

Lucano. Vita. Lucano nacque a Cordova. Era nipote di Seneca.
La fama delle sue doti raggiunse presto Nerone, che lo ammise ai suoi “amici” avviandolo anche alla carriera politica.
Fra i due però l’accordo non durò molto, presto si oppose tra loro un’aspra rivalita.
Pare che Lucano iniziasse ad attaccare l’imperatore nei suoi versi e che poi si unisse alla congiura pisoniana.
Durante la repressione della congiura, Lucano finì per suicidarsi.
Di Lucano ci resta solo il poema incompiuto bellum civile.

LUCANO PHARSALIA

Bellum Civile. Nel poema si raccontano le fasi cruciali della guerra civile che oppose Cesare a Pompeo.
Il progetto di Lucano era quello di comporre un poema simile all’Eneide, come possiamo dedurre dai libri, anche se l’opera è considerata un’anti-Eneide, poiché parla della distruzione di Roma, mentre l’Eneide parla della fondazione.
Subito all’inizio dell’opera Lucano esprime un giudizio severo sugli eventi che costituiscono l’argomento del suo poema.
Le guerre che descrive sono “più che civili”, infatti vedono scontrarsi uomini uniti dallo stesso sangue (poiché suocero e genero), in una guerra scellerata contraria ad ogni norma umana e divina.