Naturalismo e Verga
Appunto che descrive il positivismo, da Zolà a Verga (2 pagine formato doc)
Il naturalismo, il verismo e Giovanni Verga
La rivoluzione industriale contribuì a diffondere, nella società dell’epoca, l’idea che il progresso fosse la soluzione a tutti i problemi del mondo.
Questo periodo di benessere ed ottimismo fu chiamato: Positivismo (inizio 1800).
Durante quest’epoca si svilupparono anche nuove discipline umanistiche come l’antropologia, la psicologia e la sociologia. Durante il Positivismo la scienza venne considerata come mezzo per ordinare la società e controllare la natura. L’ idea positivista influenzò anche le discipline scientifiche con:
Charles Darwin che scrisse il libro intitolato “Le origini della specie” nel quale sono presenti punti di fondamentale importanza per il mondo scientifico, come: la selezione naturale (cioè solo gli individui con caratteri che si adattano all’ambiente sopravvivono), l’eredità del carattere.
In Francia, nella seconda metà del ‘800, influenzati dalle idee positiviste, iniziò a circolare tra gli scrittori, la tendenza a rappresentare, nelle loro opere letterarie, il vero: tale tendenza venne chiamata NATURALISMO. I naturalisti usano, come testo, romanzi o novelle: all’ interno di questi, gli scrittori naturalisti, analizzano come un chirurgo, la società.
Il principale di questa corrente letteraria è Emil Zolà. Zolà, teorico del movimento che scriverà il ciclo di romanzi dei Raugon Macquart.
Questa raccolta racconta, in ordine cronologico, gli episodi di una famiglia che attraversa 4 generazioni e di come si trasmettano i propri caratteri di padre in figlio e di come l’ambiente determini l’individuo nella società.
Nel saggio “Il romanzo sperimentale” Zolà spiega come, il romanziere, debba scrivere le sue opere utilizzando dei mezzi scientifici: Lo scrittore deve andare sul campo che vuole rappresentare e osservare i fenomeni per poi riscriverli, con fedeltà, nelle sue opere letterarie. Per Zolà lo scrittore non deve intervenire con opinioni nel racconto e il lettore, leggendo un’opera naturalista, deve poter elaborare una versione critica della realtà. Ippolito Taine elabora dei punti per poter rappresentare la realtà e la società nelle opere naturaliste: 1- MILIEU (Ambiente sociale); 2- MOMENT (Contesto storico); 3- RACE (Elementi ereditari che si trasmettono di padre in figlio).