Decadentismo e avanguardie storiche: riassunto
I principi e autori del Decadentismo in Europa, la filosofia di Nietzsche e Freud e le avanguardie storiche: riassunto di letteratura (8 pagine formato doc)
DECADENTISMO E AVANGUARDIE STORICHE
Decadentismo e avanguardie storiche.
Gli ultimi anni dell’ottocento e in particolare l’inizio del novecento furono caratterizzati in molte parti dell’Europa da un movimento di reazione al positivismo precedentemente instauratori in gran parte del continente.La principale causa di questi attriti ideologici furono dei contrasti a livello degli strati bassi della società e precisamente dei lavoratori che nascevano dall’opposizione di questi ultimi all’idea che l’avanzamento tecnico-scientifico bastasse di per se a garantire il progresso sociale umano.
Ciò spinse questa larga fetta di popolazione al ritorno dei valori spirituali nella loro vita trascinandoli ad un inevitabile irrazionalismo.
L’irrazionalismo è un tratto costante della filosofia dell’epoca (detta anche filosofia della crisi): Una prima manifestazione di tale filosofia è rappresentata dalla critica alla pretesa dei positivisti di spiegare ogni realtà limitandola ad una rigida successione di cause ed effetti,nessuna casualità meccanica potrà spiegare fino in fondo l’individuo umano.
Da queste deduttive estrapolazioni comincia a farsi strada l’idea che i concetti, le leggi scientifiche e le teorie non rivelino la vera natura delle cose, ma ci aiutano solo a prevedere l’andamento generale dei fenomeni.
Cominciano a nascere le prime nuove teorie: Il filosofo Henri Bergson rielaborò la teoria di “tempo” affermando che il tempo oggettivo è una vuota estrapolazione, poiché è qualcosa di soggettivo ovvero diverso per ognuno di noi,dunque non è misurabile matematicamente.
Solo un’intuizione interiore può intuirne la sua vera natura.
Con L’introduzione di questa nuova e innovativa teoria Si comincia ad avviare una crisi scientifica: Le cause principali furono la scoperta di geometrie non euclidee (nuove scoperte in campo astronomico), Si discusse molto e animatamente sui fondamenti della matematica e della logica, ma in assoluto la cosa che diede un fortissimo scossone alla scienza dell’epoche fu l’introduzione da parte dello scienziato Albert Einstein della “relatività”.
Ma è nell’ambito filosofico che ci furono i cambiamenti dominanti.
Proprio qui trova la sua più forte affermazione irrazionalistica Nietzsche (1844-1900):
Egli con le sue opre denuncia apertamente la grave crisi che imminente , denuncia sottolineata in opere da egli scritte come “Così parlò Zarathustra” la incarnazione del pensiero filosofico di questo filosofo.
Filosofia di Nietzsche. Al centro della sua filosofia vi è l’esplicito annuncio della “morte di dio”, ovvero la fina di quel sistema di valori che caratterizza la civiltà europea e in particolare la tradizione cristiana.
Egli intuì per primo l’imminenza di uno scontro non ideologico che avrebbe visto contrapposte le grandi potenze europee, provocando la disastrosa ma inevitabile distruzione della supremazia spirituale europea.
Decadentismo: significato e contesto storico
Tutto ciò si traduce in un epoca ,da egli predetta come nichilismo, esito ultimo al quale sta andando incontro la civiltà europea.
Secondo il filosofo questo nichilismo è un’età in cui l’uomo vive venendo meno ad ogni valore capace di indirizzare la vita e ricercando sempre ogni cosa che gli procuri piacere (istanze edonistiche)e nell’illusione che il progresso scientifico, industriale e tecnico possa da solo corrispondere dunque soddisfare tutte le aspirazione umane.
Ed è proprio questo progresso materialistico che diffonde sulla terra, un universale conformismo che porterà alla nascita di un “uomo di massa”.
Così ogni cosa perde di senso tranne la produzione di automatica di beni di consumo destinati alla soddisfazione fisica.
Con questa poetica e pensiero Nietszche denuncia una vibrante protesta esaltando il vitalismo, lo spirito agonistico, la volontà di potenza che daranno luogo e si realizzeranno nel “super uomo” che, al di là dei concetti di bene e male, incarnerà un’umanità perfetta.
Questa ultima riflessione offrirà spunti alla filosofia e alla letteratura, per esempio saranno utili alla narrativa di Gabriele D’Annunzio....
AVANGUARDIE STORICHE: RIASSUNTO
LE AVANGUARDIE STORICHE.
La stagione delle avanguardie storiche si apre con la pubblicazione del “manifesto Futurista” di Martinetti e si protrae fino all’avvento della prima guerra mondiale.Queste avanguardie toccano e interessano diversi campi:
Come le arti figurative, la letteratura, il cinema, la musica, i costumi, la politica ecc..
IL FUTURISMO. La prima cosa che balza agli occhi intraprendendo la comprensione di questa avanguardia è la netta contrapposizione tra futuristi e decadenti.
I decadenti rifiutano il presente (civiltà borghese ed industriale) e ripiegavano su epoche di passato splendore umano, nella consapevolezza della crisi e della fine imminente della società.
AVANGUARDIE STORICHE LETTERATURA
I futuristi al contrario applicavano una polemica radicale contro tutto ciò che è passato esaltando la civiltà delle macchine e la realizzazione del progresso tecnico. Velocità ,dinamismo, vita cittadina erano i principi ispiratori del movimento, con l’esaltazione del movimento aggressivo, insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto morale, lo schiaffo e il pugno.
Molti aspetti di questa corrente rispecchiamo e saranno i precursori del successivo movimento fascista, proprio con quel loro motto: “guerra,sola igiene del mondo”.
L’arte va inneggiata e addirittura distrutta , no alle biblioteche, il poeta deve farsi incendiario dei residui del passato.
Il dinamismo come principio ispiratore del movimento avrebbe portato conseguentemente delle riforme ovvie:una di queste fu un’introduzione di linguaggio più sintetico e in poche parole veloce.