Vita dei Campi, Verga
Relazione sulla raccolta "Vita dei Campi" di Giovanni Verga (2 pagine formato doc)
La raccolta vita dei campi uscì nel 1880 presso l’editore Treves e comprendeva 8 novelle che erano gia state pubblicate nei due anni precedenti su rivista.
L’opera si fonda su un opposizione, tra un personaggio diverso rispetto alla norma collettiva arcaico-rurale di cui si fa portavoce il narratore anonimo; ed il mondo è quello arcaico della Sicilia più povera e sottomessa, dei braccianti, dei pescatori e dei cavatori. È un mondo rimasto fuori dalla storia e legato a meccanismi di sopraffazione, che sembrano esistere per legge naturale e per la lotta alla sopravvivenza Sono comunque presenti sentmenti e valori autentici, tant’è che molti protagonisti sono così lontani dall’ordinarietà che appaiono quasi mitici e destinati a tragici esiti.
CAVALLERIA RUSTICANA
Turiddu Macca, il figlio della gnà Nunzia, tornò da fare il soldato e si pavoneggiava per il paese, tutte le ragazze lo guardavano estasiate, ma Lola di massaro Angelo non si fece vedere perché si sarebbe sposata con uno di Licodia, Alfio, che faceva il carrettiere ed aveva quattro muli di Sortino in stalla. Inizialmente Turiddu avrebbe voluto uccidere lo sposo ma poi si limitò ad andare sotto la casa della bella a cantare tutte le canzoni di sdegno che conosceva.
I vicini iniziavano ad infastidirsi di tale comportamento, ma poi un giorno Tariddu incontrò Lola e le chiese se fosse vero del matrimonio, lei era rincresciuta nel vederlo talmente rattristato, ma non voleva lusingarlo con parole di conforto, tantè che gli chiese di lasciarla in pace per non suscitare chiacchere nel paese. Tariddu dal canto suo non potè fare altro che salutare Lola con chiara nostalgia dei tempi trascorsi insieme alla finestra a parlare prima che lui partisse per la leva.
Lola sposò Alfio e ricevete molti anelli d’oro dal marito.
Tariddu voleva far la pagare a Lola e decise di iniziare a frequentare la casa del vignaiolo Cola che aveva una figlia ed era ricco a quanto dicevano in paese. Così Tariddu iniziò a dir parole dolci a Santa e seppur inizialmente la ragazza sembrava non volerne sapere, poco tempo passò prima che il padre cacciò fuori di casa Turiddu e Santa gli apriva la finestra per parlarci.
Un giorno Turiddu e Lola s’incontrarono e inziarono a frequentarsi ora che Alfio era in giro per le fiere con i suoi muli. Ritornato dalla fiera, Alfio portò una bel vestito alla moglie e Santa non esitò a dire allo sposato che la moglie mentre lui era in viaggio per lavoro, si vedeva di notte con Tariddu; così un giorno Alfio andò a cercare Turiddu alla locanda ed i due si diedero appuntamento per l’alba seguente.