Freud e l'educazione sessuale
L'interpretazioni di Freud sull'educazione sessuale: teorie e fasi sulla sessualità, l'inconscio, le forze psichiche contrapposte, la rimozione, le fasi dello sviluppo psicosessuale e la lettera al dottor Furst (2 pagine formato doc)
FREUD E L'EDUCAZIONE SESSUALE
Si è compiuta un rivoluzione copernicana in quanto vi è uno spostamento dell’asse di lettura. La psicanalisi non possiede né una struttura logica e linguistica né una metodologia scientifica e sperimentale. Freud lavora sui dati; si occupa di situazioni e processi di cui occorre individuare le cause, le componenti, le relazioni.Analisi dei derivati dell’inconscio → Essa non si effettua per via ipnotica, tanto meno con l'elettroterapia, nè tramite interrogazioni insistenti del paziente, ma tramite la tecnica delle associazioni libere , la cui regola fondamentale consiste nell'incitare il paziente a dire tutto quel che gli viene in mente e che egli collega immediatamente a parole, immagini di sogni e rappresentazioni in generale, senza tralasciare nulla, nemmeno ciò che può sembrargli irrilevante, ridicolo o spiacevole. Il fine é principalmente quello di eliminare qualsiasi selezione volontaria di pensieri e, dunque, le resistenze messe in opera dal paziente.
TEORIA DI FREUD SULLA SESSUALITA'
L'inconscio e la rimozione. Freud riconosce che non é necessario che eventi traumatici siano realmente avvenuti, ma é sufficiente che essi siano immaginati e pensati per originare i loro effetti perniciosi. Freud ha il sentore che al centro di questi disturbi vi siano conflitti tra forze psichiche contrapposte: da un lato, pulsioni che premono per scaturire alla coscienza sotto forma di emozioni e di rappresentazioni e, dall'altro lato, resistenze che bloccano loro la strada verso la coscienza. Per spiegare tutto questo, Freud reputa necessario introdurre le nozioni correlate di inconscio e di rimozione . Prima la sfera della psiche era identificata con quella della coscienza, in grado di esercitare un dominio sugli istinti e di svolgere le mansioni di motore delle azioni. A parere di Freud, invece, per spiegare i fenomeni psichici bisogna tener conto della distinzione tra un livello conscio e uno inconscio e attribuire a quest'ultimo un'azione causale sul primo; da questo deriva che i moventi del comportamento umano, sia normale che patologico, hanno la loro ubicazione più che nella zona trasparente della coscienza, nel profondo dell'inconscio.
Pensiero e vita di Freud: riassunto
FREUD, SESSUALITA' FEMMINILE
Rimozione → Freud é convinto di poter spiegare con l'inconscio, concepito come forza attiva, avente proprie finalità e operante con una logica propria, diversa dalla logica della vita cosciente, il meccanismo della rimozione. I pensieri e le esperienze talvolta sono così dolorosi che la gente non può sopportarli e sono banditi dalla mente ma potrebbero essere banditi anche dalla coscienza. In questo modo costituiscono l’inconscio. Il processo di rimozione è in se un atto non-cosciente, ciò che viene rimosso è in parte determinato dall’inconscio. L’inconscio è sia causa che effetto della rimozione. È un'operazione con cui si cerca di respingere le rappresentazioni (ricordi, pensieri, immagini) legate a certe pulsioni che di per sè generano piacere, ma che per altri aspetti generano dispiacere. La rimozione supera questo conflitto, mantenendo nell'inconscio queste rappresentazioni, le quali però, sebbene siano apparentemente dimenticate, continuano a premere, cercando soddisfazioni sostitutive: i sintomi somatici dell'isteria esprimono proprio ciò che é stato rimosso, sebbene lo esprimano in maniera deformata. Ma come é possibile forzare la barriera data dalla rimozione, arrivare all'inconscio, ricostruendo il passato rimosso, e curare la nevrosi? Per Freud questa via d'accesso é data dall' analisi dei derivati dell'inconscio.
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