Ardigò

Pedagogia di Ardigò (1 pagine formato doc)

Appunto di ariannasicuso
ARDIGO’
Nel periodo del positivismo si affermò anche Ardigò,  Egli aveva definito la pedagogia come la “scienza dell’educazione”, e quindi riteneva che essa non si basava più sulla filosofia ma sulla scienza.
Ardigò inoltre credeva che tutto deriva dalla natura, quindi pensa che lo sviluppo del fanciullo dipenda anche da una formazione naturale che viene data dall’ambiente esterno, ma anche da fattori ereditari. Quindi lo sviluppo del fanciullo viene influenzato da diverse matrici, e cioè gli ambienti o contesti. Secondo Ardigò essi solo:
- la famiglia
- la Chiesa
- la scuola 
- lo Stato


Ma in particolare l’importanza che la Chiesa aveva precedentemente assunto, deve essere sostituita dalla scuola, e quindi da un’educazione scientifica.
Infatti solo attraverso la scienze dell’educazione l’uomo può diventare;
- civile,
- buon cittadino,
- individuo con delle utili, decorose, nobilitanti abilità
Così l’uomo può formarsi una seconda natura che dipende dal momento storico che vive quindi l’azione della società su di lui.
Secondo Ardigò l’educazione avviene attraverso tre momenti:l’attività l’esercizio e l’abitudine. Infatti Ardigò affermava che: “Non vi è educazione se non per mezzo dell’esercizio, l’esercizio suppone l’attività”. Secondo Ardigò inoltre è importante che l’alunno deve apprendere per esperienza propria, e non basarsi solo sulla parola del maestro, e quindi l’insegnamento deve seguire il metodo intuitivo, ovvero quello basato sull’esperienza.


L’INTUIZIONE può essere in diversi modi:
- Intuizione diretta e naturale, è un’esperienza libera dell’osservazione o del gioco che deve essere spontaneo e non diretto.
- Intuizione diretta e artificiale, sono esperienze già selezionate dal maestro, e cioè quelle che ha sviluppato la società come la scienza ì, la morale, e la lingua.
- Intuizione indiretta, è l’insegnamento tradizionale basato su schemi e immagini, per questo Ardigò pensa che bisogna evitare di utilizzare quest’ insegnamento.