Dewey, Decroly e Claparède: teorie pedagogiche
Schema sintetico che mette a confronto le teorie pedagogiche di Dewey, Decroly e di Claparède (1 pagine formato doc)
DEWEY, DECROLY E CLAPAREDE
Dewey
Critiche: impone programmi e metodo di apprendimenti che "rimangono estranei alle capacità effettive dell'alunno", propone un sapere statico, codificato una volta per tutte e staccato dall'esperienza, e questo nel contesto di una società in cui "il cambiamento è la regola e non l'eccezione"
Scuola: dedicare grande attenzione alle effettive capacità degli allievi, tentare di svilupparne le potenzialità, e proporre un sapere legato all'esperienza e da questa risalgono dinamicamente alle teorie.
Metodo: Dewey propone la centralità dell'attività del fanciullo; questi apprende, attraverso il fare, un programma opportunamente predisposto dall'insegnante che tenga presenti gli interessi e i bisogni dello sviluppo fisico e psicologico
dell'alunno
Elementi fondamentali:Al centro della riflessione di Dewey c'è il concetto di esperienza in cui uomo, natura e società sono strettamente legati, nel quadro di una visione generale che fa dell'adattamento all'ambiente il criterio fondamentale per l'analisi della realtà umana.
La pedagogia di Decroly e di Claparède
DECROLY E CLAPAREDE
Decroly
Critiche: Non risponde alle esigenze dei bambini, alle loro capacità e d interessi.
Scuola: L'aula deve essere sostituita dall'ambiente esterno all'edificio in cui l'alunno può coltivare tutti gli aspetti della propria individualità e facilitare l'andamento sociale e naturale.
Metodo: Non basato sulla separazione dei saperi ma andare incontro ai bisogni del bambino. Tutte le attività erano finalizzate all'acquisizione di nuove nozioni. Deve impartire una cultura generale per aiutare il bambino ad entrare nella società. Il programma deve tendere all'unità, all'indiv dell'apprendimento, adattam all'ambiente e integrità dello sviluppo. Metodo induttivo, l'apprendimento parte dal concreto e dalla globalità delle cose (globalizzazione); il bambino deve avere una visione globale (sincretismo).
Bisogni. Fondamentali che il fanciullo deve riconoscere e soddisfare: nutrirsi, lottare contro le intemperie, difendersi dai nemici e dai pericoli, lavorare con gli altri. Ad ogni bisogno corrisponde un riferimento da cui partire per l’educazione.
Elementi fondamentali. Elemento fondamentale è l’ambiente naturale del bambino che deve percorrere il processo evolutivo della specie umana; fondament il contatto con la natura. Bisogna insegnare come e cosa osservare.
CLAPAREDE, LA SCUOLA SU MISURA: RIASSUNTO
Claparede.
Critiche. Bisogno di superare la didattica verbalistica fondata su opinioni filosofiche ed etiche.
Scuola. Gli insegnanti devono organizzare e analizzare le esperienze e attuare un insegnamento sperimentale individualizzato attraverso: metodi di indagine e di ricerca, di misurazione e quantificazione e di interpretazione.
Metodo. La scuola attiva si deve basare sulla ricerca della sperimentazione scientifica nei metodi e nella didattica. Le tappe del processo educativo sono: risveglio di un bisogno; sviluppo dell’azione atta a soddisfare il bisogno del fanciullo; apprendimento di conoscenze attraverso il controllo dell’azione. L’infanzia è la fase preparatoria ed è un periodo dell’educazione a se stante. Obbiettivo è quello ri realizzare una scuola di vita nella quale si formano attitudini sociali e comportamenti positivi di reciprocità.
Bisogni. Per avere un’educazione efficace bisogna partire dai bisogni. L’attività del fanciullo, per risultare educativa deve essere fondata sui suoi bisogni organici e intellettuali.