La teoria dei buchi neri di Stephen Hawking e Penrose
Buchi neri: cosa sono, dove portano, cosa c'è dentro e spiegazione delle teorie sui buchi neri di Stephen Hawking e Penrose (6 pagine formato doc)
LA TEORIA DEI BUCHI NERI DI STEPHEN HAWKING E PENROSE
La teoria dei buchi neri di Stephen Hawking e Penrose. Buco nero: In astrofisica, oggetto celeste che esercita un'attrazione gravitazionale così intensa da impedire alla materia e anche alla luce (o a qualunque altra radiazione elettromagnetica) di allontanarsi da esso: in questo senso, non emette luce ed è quindi nero. In un buco nero. la materia è estremamente addensata in una regione di spazio relativamente piccola, tanto che, in teoria, la sua massa può essere considerata riunita in un punto. Un buco nero.
è caratterizzato da una superficie immaginaria il cui raggio è direttamente proporzionale alla massa; un buco nero. di massa pari a quella del Sole avrebbe un raggio di 3 km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di solo 1 cm.• Formazione di un buco nero: Può avvenire in seguito all'esplosione di una stella di grande massa (supernova):la parte centrale della stella subisce un violento collasso gravitazionale e, se la sua massa è almeno tre volte quella solare, il collasso comprime la materia indefinitamente, generando il buco nero. che successivamente può catturare altra materia e aumentare così la propria massa (in rari casi, per filsione con altri buchi neri.) fino a valori di milioni di volte quella del Sole; prima di cadere nel buco nero., la materia gli ruota attorno muovendosi a spirale e formando un disco di accrescimento.
BUCHI NERI COSA SONO
• Osservazione di buchi neri: Poiché non emettono radiazioni, i buchi neri non possono essere osservati direttamente. E' però possibile rilevare le radiazioni (soprattutto raggi X) emesse dal gas molto caldo del disco di accrescimento. Questo accade, per esempio, nei sistemi binari in cui una delle stelle è un buco nero se esso sottrae gas alla stella compagna. Si ritiene che i fenomeni energetici osservati nelle galassie con nucleo attivo dipendano da quanto avviene nel disco di accrescimento di un buco nero estremamente massiccio posto nel loro centro.
• Singolarità : Stando alla relatività generale, in certe condizioni estreme alcune regioni dello spazio-tempo acquistano una curvatura infinitamente grande e diventano singolarità: qui le usuali leggi fisiche cessano di valere. Nei buchi neri, per esempio, dovrebbero esservi singolarità nascoste dietro l'orizzonte degli eventi.
L'universo e le stelle: tesina
TEORIA DEI BUCHI NERI DI STEPHEN HAWKING
La teoria dei buchi neri. Si immagini una regione dello spazio nella quale la forza gravitazionale attrattiva è cosi intensa che i raggi luminosi a cui capiti di passare troppo vicino vengono deviati secondo una traiettoria circolare una regione da cui la materia, la radiazione o qualunque tipo di comunicazione non può mai fuggire. Questa regione, chiamata buco nero, è uno dei fenomeni più entusiasmanti della fisica teorica e forse l'oggetto più bizzarro dello spazio. Sebbene essi fossero implicitamente previsti dalla teoria della gravitazione di Einstein del 1915, cioè dalla relatività generale, i buchi neri furono "scoperti' teoricamente per la prima volta da Oppenheimer e Snyder nel 1939.
Però, a causa delle loro proprietà pochissimo intuitive, i buchi neri non furono presi in seria considerazione dalla maggior parte dei fisici e degli astronomi fino alla metà degli anni Sessanta. Oggi si è sul punto di confermare la scoperta del primo buco nero nello spazio. Il concetto di buco nero porta alle estreme conseguenze i nostri concetti di spazio e tempo. La superficie di un buco nero chiamata orizzonte, è una superficie di separazione chiusa entro la quale la velocità di fuga è maggiore della velocità della luce.