Vegetarianesimo: pro e contro

Gli aspetti nutrizionali della dieta vegetariana, vantaggi e svantaggi, rischi sulla salute, le possibili carenze e i danni della carne (5 pagine formato doc)

Appunto di yorick6

VEGETARIANESIMO: PRO E CONTRO

Il vegetarianismo.

Il vegetarianismo consiste in una dieta che prevede l’esclusione di prodotti animali quali carne e pesce (esaltando i prodotti vegetali), mentre se l’astinenza si allarga a tutti i prodotti di origine animale come latticini e uova, allora si parla di veganismo.  Gli alimenti vegetariani principali sono costituiti dai cibi che costituiscono i gruppi alimentari vegetali che poi per questioni praticità sono stati raggruppati in quella che viene definita la “piramide vegetariana”. Alla base ci sono i cereali costituiti dai cereali maggiori, cereali minori e pseudo-cereali.

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PRO E CONTRO DIETA VEGANA

Salendo la piramide si va incontro agli alimenti ricchi di proteine come latte, uova, legumi, frutta secca e ad altri cibi derivati dalla soia oppure dal frumento come ad esempio il tofu mentre al terzo livello vi è la verdura, che va consumata in abbondanza poiché è la categoria di alimenti in assoluto più preziosa e salutare per il nostro organismo che la natura fornisce, poi vi è la frutta ed infine i grassi, ovviamente vegetali.
Innanzitutto bisogna premettere che i vegetariani, non avendo restrizioni riguardo all’assunzione di macronutrienti (ovvero lipidi, glucidi e protidi) seguono regimi alimentari del tutto accettabili ed erroneamente definiti dannosi per l’organismo.
I vegetariani non prevedono nella loro dieta cali di glucidi (la principale fonte di energia dell’organismo) poiché essi si possono facilmente ritrovare in alimenti come pane, pasta, legumi, patate, cereali, riso ed in generale nei cibi ricchi di amido; riguardo ai lipidi (aventi come funzione primaria quella di essere riserve energetiche), si può dire che nemmeno loro siano estranei ad essi poiché ci sono moltissimi alimenti vegetariani che ne ospitano altissime quantità e fra i più importanti è opportuno menzionare gli oli, la frutta secca come noci, pinoli ed arachidi, le uova ed i latticini.

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VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA DIETA VEGETARIANA

Infine ci sono i protidi (i maggiori costituenti del corpo umano dal punto di vista strutturale): essi erroneamente vengono definiti carenti nelle diete vegetariane e vegane poiché vi è il comune pensiero che le proteine “complete” si trovino solo nella carne e nel pesce: questa è una credenza senza fondamento visto che anche se è vero che le proteine animali contengono tutti e 8 gli amminoacidi essenziali e quelli vegetali non sempre, questi ultimi compensano le proprie carenze uno con l’altro per cui una dieta vegetariana completa ed equilibrata permette di assumere tutti i componenti necessari al funzionamento del nostro organismo evitando inoltre l’assunzione di un’infinità di
elementi tossici.                                                                                                                                                Ovviamente non tutti credono che la strada del vegetarianismo sia salubre anzi, la maggior parte della popolazione nutrizionista la ritiene dannosa per il corpo e non solo riguardo ai protidi ma anche riguardo ad altri principi nutritivi, ritenendola criticabile dal punto di vista medico poiché essa afferma che generalmente gli alimenti vegetali siano ricchi di molti nutrienti ma poveri di protidi, di lipidi, di vitamine A, D e B12, di ferro, di zinco, e di acidi grassi omega-3.
La vitamina A, tra i cibi vegetariani, è presente per la maggior parte nei latticini e nelle uova ed il 75% del suo fabbisogno è coperto dai caroteni.

Inoltre possiede numerose funzioni: essa è coinvolta in molti processi metabolici e fisiologici, costituisce la porpora visiva presente nei bastoncelli della retina, protegge la pelle, le mucose e gli annessi cutanei, favorisce la differenziazione ed il corretto sviluppo cellulare, aiuta la crescita e possiede proprietà immunostimolanti.

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DIETA VEGETARIANA RISCHI SALUTE

La sua carenza può potare a cecità notturna (emeralopia), secchezza di pelle e mucose ed atrofia degli annessi cutanei (xerosi) e dell’epitelio dell’occhio (xeroftalmia), aumento della sensibilità alle infezioni ed arresto della crescita con annesso un aumento del rischio della mortalità infantile; inoltre un apporto non sufficiente di tale vitamina nelle donne incinte può provocare gravi malformazioni dell’embrione.
Un suo eccesso può invece può provocare una sintomatologia non dissimile a quella dello scorbuto.
Invece la vitamina D (o calciferolo) è una vitamina che si divide in tre categorie: D, D2 e D3.
La vitamina D è molto rara negli alimenti, la D2 si trova principalmente nel lievito irradiato e la D3 nell’olio di fegato di merluzzo; la sua principale funzione è quella di regolare il metabolismo del calcio mantenendone costante il livello ematico. Una carenza di tale vitamina porta al rachitismo nell’organismo infantile ed all’osteomalacia in quello adulto ma anche un suo eccesso provoca serissimi danni al corpo come calcificazione degli organi, ipercalcemia, ipertensione, anoressia, vomito, diarrea e mal di testa.