La dinamica terrestre

Le diverse teorie alla base del movimento delle placche terrestri: Wegener, Holmes e Hess (4 pagine formato doc)

Appunto di rix97
Per comprendere che cosa accade all’interno del nostro Pianeta, occorre compiere indagini diret-te, cioè realizzate mediante scavi e perforazioni, e indagini indirette, cioè fornite mediante l’analisi delle onde sismiche (onde P e onde S).
Le indagini dirette
Da molti decenni si utilizzano le prospezioni geologiche, le quali riducono al minimo i rischi per le persone.
La più comune è quella effettuata attraverso un tubo cavo, detto carotiere, dal quale si estraggono campioni del terreno sotterraneo, dette carote.
Le indagini indirette
Le principali sono le indagini geofisiche, in particolare basate sull’analisi delle onde sismiche, cioè quelle che si propagano durante i fenomeni sismici.


Le onde prese in esame sono quelle più profonde, cioè le onde P e le onde S, la cui propagazione avviene in base alla composizione chimica dei materiali che attraversano (la velocità aumenta all’aumentare della profondità e della pressione, mentre non si propagano nei fluidi e nelle rocce fuse).
Le discontinuità terrestri
Ogni variazione di materiale influisce sulla velocità e sulla direzione di propagazione delle onde sismiche.
Si creano, quindi, superfici di discontinuità, cioè zone in cui cambia la composizione chimica.
Può essere di tipo litologico, cioè vengono prodotte da composizione chimica delle rocce, o di tipo fisico, cioè si originano da variazioni di densità e stato fisico dei materiali.


Le superfici più importanti sul nostro Pianeta sono:
La discontinuità di Mohorovičić, o Moho: si trova ad una profondità media di 33 km circa: fra i 30-70 km al di sotto dei continenti e 5-10 km al di sotto degli oceani. Venne individuata per la prima volta da Andrija Mohorovičić nel 1909.
Al di sotto di questa superficie si registra un aumento della velocità delle onde P e onde S.