La dinamica della litosfera
Appunto sulle teorie che spiegano la dinamica della litosfera, quali il principio dell'isostasia, teoria della deriva dei continenti e teoria dell'espansione dei fondali oceanici (4 pagine formato doc)
TRE TEORIE PER SPIEGARE LA DINAMICA DELLA LITOSFERA
Il principio dell’isostasia, formulato verso la fine dell’800, si opponeva ai modelli fissisti secondo cui la crosta terrestre era una struttura essenzialmente statica, nella quale i continenti e gli oceani occupavano sempre la stessa posizione.
La teoria di Airy invece sosteneva che la crosta può essere immaginata come un insieme di prismi (aventi la stessa superficie ideale, ma densità e volume differenti), che galleggiano sul mantello e raggiungono una condizione di equilibrio in base al loro peso.
Secondo la teoria dell’isostasia, ogni variazione della massa dei blocchi crostali dovrebbe dar luogo a uno spostamento verticale delle masse rocciose, fino al conseguimento di un nuovo equilibrio. Questi movimenti, detti aggiustamenti isostatici (verso l’alto o verso il basso), sarebbero possibili perché il mantello, pur essendo solido, non si comporta rigidamente quando viene sottoposto a una spinta non troppo intensa che agisce con continuità per tempi lunghissimi.
Un equilibrio isostatico non potrà mai essere raggiunto: i blocchi crostali, a causa dell’erosione e della sedimentazione o di fenomeni di varia natura, modificano continuamente il loro peso. Inoltre, a causa dell’alta viscosità del mantello e dell’inerzia della crosta, l’equilibrio non viene mai raggiunto con uno spostamento rapido, ma dopo una serie di lente oscillazioni che si smorzano gradualmente.
L’isostasia interviene anche a contrastare i fenomeni dell’erosione, che tendono a demolire i rilievi: mentre continua l’erosione, le montagne si alleggeriscono e, di conseguenza, si sollevano. Al contrario, le zone del fondale oceanico prossime ai continenti hanno tendenza a sprofondare, a mano a mano che i sedimenti continentali vi si accumulano.
La teoria della deriva dei continenti, formulata nel 1912 da Alfred Wegener, ipotizzava che fino a 200 milioni di anni fa esisteva un unico, grande continente: la Pangèa, circondato da un unico oceano, la Pantàlassa. Secondo Wegener, circa 180 milioni di anni fa, la Pangèa cominciò a smembrarsi e poco a poco le masse continentali si mossero, come se andassero alla deriva, fino a raggiungere le attuali posizioni.