Riassunto sul Sole, la stella del Sistema solare

Caratteristiche e struttura del Sole. Riassunto della stella del nostro Sistema solare. Cos'è, come funziona, come si compone

Riassunto sul Sole, la stella del Sistema solare
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SOLE, RIASSUNTO

Il Sole
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Il Sole è la stella più vicina al pianeta Terra ed è una delle duecento miliardi di stelle presenti nella Via Lattea. Rispetto a queste altre stelle, che possono essere più grandi, più piccole, più calde e più fredde, il Sole è una stella media anche se in relazione al nostro Sistema Solare, si tratta di un corpo molto esteso.

Il Sole è strutturato in 4 parti:

  • L’interno;
  • La superficie visibile;
  • I due strati di atmosfera solare, ovvero la cromosfera e la corona.

La fotosfera irradia la maggior parte di luce solare che vediamo ed è una superficie costituita da gas incandescenti. Presenta diverse irregolarità e non né né liscia né lucente come si pensava in antichità. Grazie alle osservazioni con il telescopio si può notare che sono presenti tasselli luminosi abbastanza piccoli, chiamati granuli, con un diametro di circa 1000 km. I moti di risalita e discesa dei gas sulla superficie solare provocano perturbazioni in modo simile ai terremoti, che verranno rilevati grazie all’eliosismologia.

Gli elementi che compongono la superficie del Sole sono idrogeno per il 90% e per il restante 20% si tratta di elio.

La cromosfera è lo strato più freddo dell’atmosfera solare ed è visibile per poco tempo durante un’eclissi totale di Sole. Sulla sommità di questo strato vi sono numerose spicole, simili a fiammelle che derivano dai moti dei granuli sottostanti. La corona è invece la parte più esterna dell’atmosfera solare ed è un involucro di gas ionizzati. Quelle correnti di protoni ed elettroni che sfuggono alla corona costituiscono il vento solare, che interagisce all’interno del Sistema Solare con diversi corpi, esclusa la Terra, che lo blocca grazi al campo magnetico.

ATTIVITÀ SOLARE

In seguito alle misurazioni dell’energia irradiata dal Sole, sembrerebbe che si tratti di una stella stabile, anche se sappiamo che subisce una variazione di energia irradiata dello 0,1% in seguito a un ciclo un decennale di attività tra cui vi sono delle macchie scure chiamate macchie solari. Si tratta di macchie scure per il contrasto che abbiamo tra la loro temperatura e la fotosfera brillante.

Per questo, se si potessero osservare fuori da questo contesto, risulterebbero più luminose di una luna piena. Inizialmente si manifestano come puntini che nel giro di poche ore si allargano restando attive per un mese o poco più. Le macchie solari sono formate da un’ombra, un nucleo nero, e da una regione più chiara, la penombra.

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Durante il ciclo un decennale si passa da poche macchie fino ad un centinaio, per poi ridiminuire fino a ridiventare poche. Una delle caratteristiche delle macchia è di essere magnetizzate e se compaiono in coppia saranno due poli opposti. Tutte le coppie che si trovano in un emisfero sono magnetizzate in un modo, mentre quelle che si trovano nell’altro emisfero sono magnetizzate nel modo opposto.

È presente un’inversione di polarità alla fine di ogni ciclo.

Tra le caratteristiche dell’attività solare vi sono le protuberanze, ovvero enormi strutture simili a nubi allungate, formate da gas concentrati provenienti dalla cromosfera. Alcune sono di tipo eruttivo e si innalzano in modo quasi esplosivo proiettandosi verso l’esterno. Sono formate da gas ionizzati provenienti dalla cromosfera intrappolati in campi magnetici.

I brillamenti solari, detti anche flares, sono gli eventi più esplosivi dell’attività solare. Sono esplosioni della durata di un’ora che liberano enormi quantità di energia sottoforma di radiazioni ultraviolette, onde radio e raggi X. Contemporaneamente vengono emesse anche delle particelle che dopo 26 ore entrano a contatto con la ionosfera terrestre causando interferenze con le comunicazioni radio a lunga distanza.

Sulla Terra gli effetti dei brillamenti sono le aurore boreali o australi. In seguito a un forte brillamento la zona più alta dell’atmosfera terrestre in prossimità dei poli si accende con luminescenze multicolori che rimangono visive per diverse notti.

L'INTERNO DEL SOLE

Le informazioni che abbiamo per quanto riguarda l’interno del Sole, non essendo osservabile, derivano dalle radiazioni elettromagnetiche, da studi teorici e dallo studio della propagazione delle onde di pressione solare.

La fonte di energia si trova nel nucleo ed è un processo di fusione termonucleare, in cui l’idrogeno si trasforma in elio liberando una grande quantità di energia. La maggior parte dell’energia viene emessa tramite fotoni ad alta energia che si fanno strada sulla superficie solare e vengono assorbiti e riemessi più volte nella zona radiativa, ovvero l’involucro di gas che circonda il nucleo.

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