Fonti di energia non rinnovabili: riassunto

Caratteristiche e l'utilizzo delle diverse fonti di energia non rinnovabili: riassunto (4 pagine formato doc)

Appunto di saxine

FONTI DI ENERGIA NON RINNOVABILI: RIASSUNTO

Fonti di energia non rinnovabili.

Il crescente consumo di energia elettrica ha portato una richiesta sempre maggiore di fonti di energia.La fonte principale di energia è il Sole; altre fonti dalle quali è possibile ricavare energia sono tutti combustibili fossili, l’uranio, l’acqua, il vento e il calore interno della Terra.
Alcune di queste fonti sono fonti non rinnovabili perché sono destinate ad esaurirsi e altre, invece, sono fonti rinnovabili perché sono inesauribili.
Sono fonti di energia non rinnovabili quelle materie prime come i combustibili fossili e l’uranio che non si ricostituiscono e sono destinate a esaurirsi.
I combustibili fossili, come il petrolio, l’uranio e il gas naturale, sono sostanze di origine organobiologica (vegetali e animali) presenti nel sottosuolo sono le fonti più utilizzate.

ENERGIE NON RINNOVABILI: VANTAGGI E SVANTAGGI

Il petrolio e il carbone vengono utilizzati nelle centrali termoelettriche che sfruttano il calore ottenuto dalla loro combustione per riscaldare l’acqua delle caldaie così l’acqua trasformata in vapore ad alta pressione mette in movimento le palette delle turbine.
La crisi energetica degli ultimi decenni del secolo scorso ha spinto le ricerche verso lo sfruttamento dell’energia nucleare con la costruzioni delle prime centrali elettronucleari. In queste centrali è attualmente sfruttata l’enorme energia che si sprigiona dalla fissione nucleare dell’uranio.

L’atomo dell’uranio 235 viene bombardato con un neutrone ad alta velocità; esso si scinde (fissione) formando atomi più leggeri e di massa inferiore ed emettendo 3 neutroni. Durante tale reazione viene liberata una quantità di energia altissima: dalla fissione di 1 kg di uranio si ottiene la stessa quantità di energia ricavata dalla combustione di 2 milioni di kg di carbone. Inoltre i neutroni liberati dalla reazione bombardano a loro volta altri atomi di uranio, dando luogo ad altre fissioni con una reazione a catena.

Tesina sulle fonti di energia rinnovabili, non rinnovabili e l'energia nucleare

FONTI NON RINNOVABILI: SCHEMA

Per innescare questa reazione e a mantenere viva la fissione la massa di uranio a disposizione deve essere di 7.5 kg (massa critica). Superata tale massa critica, la reazione diventa incontrollata e il fenomeno diventa esplosivo. Nelle centrali termonucleari la reazione avviene nei reattori nucleari ed è mantenuta sotto controllo. Lo sfruttamento dell’energia nucleare pone seri problemi all’ambiente e alla vita:
-    Durante le reazioni di fissione vengono prodotte scorie radioattive di lunga durata, il cui smaltimento è ancora problematico
-    Nonostante le centrali nucleari siano dotati di sofisticati dispositivi di sicurezza, possono accadere incidenti che causano dispersione di radiazioni pericolose per l’uomo e per l’ambiente.
La radioattività. I seri problemi delle centrali nucleari sono legati alle parole “scorie radioattive” e “dispersioni radioattive”, in definitiva alla parola “radioattività”. Allo sfruttamento dell’energia nucleari si arriva dal 1942 con la pila atomica del fisico italiano Enrico Fermi che dà il via alla fissione nucleare con reazione a catena controllata.
Ogni atomo è formato da un nucleo costituito da protoni e neutroni attorno al quale ruotano gli elettroni.
La forza che attrae i protoni ed elettroni è di natura elettrica e rende l’atomo complessivamente neutro e compatto. La compattezza del nucleo è dovuta al fatto che protoni e neutroni sono soggetti a una forza di grandissima intensità, la forza nucleare.