Hayez
Breve biografia e analisi delle opere: La congiura dei Lampugnani, Il bacio e Massimo d'Azeglio (1 pagine formato doc)
Hayez nasce a Venezia nel 1791, considerato da Manzoni come il capo della scuola di Pittura Storica.
Durante il primo ventennio dell’Ottocento la produzione di Hayez rientra in ambito neoclassico, ma cambia a partire dal 1820, quando la pittura di storia rappresentante fatti occorso in epoca medioevale diviene il genere a cui l’artista si dedic con più frequenza.
• La congiura dei Lampugnani (1826-29), raffigura il momento in cui tre giovani milanesi stanno sfoderando i pugnali per assassinare il duca Galeazzo Maria Sforza nella Chiesa di Santo Stefano per porre fine alla sua tirannide. I giovani, in primo piano, sono disposti su una scalinata mentre a sinistra in fondo il duca fa il suo ingresso nella chiesa.
Il fascino del dipinto consiste nell’evidente assimilazione dei congiurati ai cospiratori carbonari ottocenteschi animati da un uguale spirito di libertà.
• Il bacio (1859), realizzato durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, la più famosa creazione dell’artista. Il bacio dolce e furtivo che si stanno scambiando i due giovani in abiti medioevali venne interpretato come l’addio del volontario alla fanciulla amata. Il suo piede sinistro poggia sullo scalino (segno che sta per andare via). Le figure dei due givani si stagliano nitidie contro una parete di pietre squadrate. La luce che sembra provenire da una fonte interna al dipinto, contribuisce a rendere i colori molto tenui, e gli stacchi chiaroscurali anche violenti, accentuano il volume dei corpi.
Nel 1809 vince il Premio Roma e, grazie alla borsa di studio, potè vivere nella città eterna entrando in contatto con i dipinti di Raffaello e con Canova. Nel 1823 si trasferisce a Milano dove ottenne numerosi incarichi occupandosi sempre di più della pittura storica rappresentando il vero inteso come la realtà, la società, i sentimenti. Durante il primo ventennio dell’Ottocento la produzione di Hayez rientra in ambito neoclassico, ma cambia a partire dal 1820, quando la pittura di storia rappresentante fatti occorso in epoca medioevale diviene il genere a cui l’artista si dedic con più frequenza.
• La congiura dei Lampugnani (1826-29), raffigura il momento in cui tre giovani milanesi stanno sfoderando i pugnali per assassinare il duca Galeazzo Maria Sforza nella Chiesa di Santo Stefano per porre fine alla sua tirannide. I giovani, in primo piano, sono disposti su una scalinata mentre a sinistra in fondo il duca fa il suo ingresso nella chiesa.
Il fascino del dipinto consiste nell’evidente assimilazione dei congiurati ai cospiratori carbonari ottocenteschi animati da un uguale spirito di libertà.
• Il bacio (1859), realizzato durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, la più famosa creazione dell’artista. Il bacio dolce e furtivo che si stanno scambiando i due giovani in abiti medioevali venne interpretato come l’addio del volontario alla fanciulla amata. Il suo piede sinistro poggia sullo scalino (segno che sta per andare via). Le figure dei due givani si stagliano nitidie contro una parete di pietre squadrate. La luce che sembra provenire da una fonte interna al dipinto, contribuisce a rendere i colori molto tenui, e gli stacchi chiaroscurali anche violenti, accentuano il volume dei corpi.