Il Partenone: storia, significato, pianta

Storia, significato, pianta, descrizione, disegno e struttura del Partenone, le cui decorazioni furono progettate e disegnate da Fidia

Il Partenone: storia, significato, pianta
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IL PARTENONE DI ATENE

Il Partenone: storia, significato e pianta
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Il Partenone di Atene è il più importante tempio dell’Acropoli, ed è considerato la massima espressione dell’architettura greca. Il tempio è dedicato ad Atena, dea della saggezza e protettrice della città di Atene. Distrutto il primo tempio, quando la città fu conquistata dai Persiani tra il 480 e il 479, fu ricostruito sotto Pericle ed affidato alla direzione di Fidia. Ictino e Callicrate, tra il 447 e il 438 edificarono il Partenone proseguendo, modificando e ampliando un precedente tempio, ovvero un edificio periptero esastilo che presentava il parthenon oltre al naos.

Il Partenone è dedicato alla dea Atena Parthenos (Atena Vergine). Ha una peristasi di 30,88 x 69,50 metri, ed è di ordine dorico periptero octastilo.

La cella è divisa in tre navate da due file di colonne doriche; ogni fila è formata dalla sovrapposizione di colonne di due dimensioni (quelle inferiori più alte e quelle superiori più basse). Le due file erano unite da una fila supplementare di colonne sul lato Ovest, ad accogliere la statua crisoelefantina di Athena fidiaca.

A differenza degli altri templi, il Partenone presenta oltre al naos un altro locale, largo quanto il naos e lungo più o meno la sua metà. Parliamo del Parthenon, al cui interno le vergini ateniesi tessevano il peplo da offrire alla statua di Athena durante le feste Panatenèe a lei dedicate.

PARTENONE, STORIA E STRUTTURA

Al momento della costruzione del Partenone, tra il 447 a.C. e il 432 a.C., per la sua decorazione furono creati tre gruppi di sculture: le metope, il fregio e le sculture dei frontoni. Fra questi, le metope e il fregio facevano parte della struttura stessa del Partenone: non furono prima realizzati e successivamente collocati sul tempio, ma scolpiti direttamente in situ, una volta ultimato.

Le metope erano singole sculture in altorilievo. Esistevano originariamente 92 metope, 32 su ciascuno dei lati lunghi e 14 su ognuna delle due fronti. Ogni metopa era separata dalla seguente attraverso una semplice decorazione architettonica, il triglifo.

Le metope erano disposte tutt'intorno all'edificio, sopra la fila esterna di colonne, e raffiguravano varie battaglie mitologiche:

  • Sul lato nord era rappresentato l’Ilioupersis, scene della guerra di Troia;
  • il lato sud era dedicato alla Centauromachia, la battaglia tra i Lapìti e i Cenaturi (metà uomini, metà cavalli);
  • sulla facciata orientale era raffigurata la Gigantomachia, gli dèi dell'Olimpo in lotta contro i giganti;
  • a est era rappresentata l’Amazzonomachia, la battaglia tra i Greci e le Amazzoni.

I temi delle metope simboleggiano la vittoria della civiltà sulle barbarie, e della ragione sull’irrazionale. Né è un esempio la vittoria del Lapit sul centauro.

Il fregio ionico, lungo 160 metri, era disposto al di sopra delle mura della cella, all'interno del peristilio (ovvero la fila di colonne esterne), e non immediatamente visibile. È un'unica, continua scultura in bassorilievo, e rappresenta la processione al tempio in occasione delle festività Panatenèe in onore di Athena Polis.

FIDIA E IL PARTENONE

Si può constatare la grandezza della concezione artistica di Fidia soprattutto nei due frontoni.

La tecnica scultorea di Fidia appare estremamente raffinata. Le statue, ciascuna delle quali assume pose ed espressioni sempre diverse dalle altre sono finite anche nella loro parte posteriore non in vista. Infatti, a differenza del tempio di Artemide a Corfù, dove si riduceva via via la misura delle statue senza curarsi della sproporzionalità, e in quello di Aphaia a Egina dove le statue assumono posizioni diverse per occupare gli spazi più piccoli del timpano, nel Partenone si ha l’impressione di una riduzione prospettica delle figure.

Nel frontone occidentale è rappresentata la gara fra Atena e Poseidon per il possesso dell’Attica. Dallo spazio centrale del timpano le due grandi figure incrociate di Atena e Poseidon divergono verso angoli opposti.

Nel frontone orientale è rappresentata la nascita di Atena dalla testa di Zeus.

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