Antoni Gaudì: biografia
Riassunto della biografia di Antoni Gaudì con descrizione dell'opera "La Sagrada Familia" (1 pagine formato doc)
ANTONI GAUDI: BIOGRAFIA
Nasce nel 1852 a Barcellona e muore nel 1926. Resta sempre nella sua città, alla quale si sente molto legato, e viaggia malvolentieri, solo per visitare i cantieri delle sue opere in Spagna. Un suo amico, Guell, tenta più volte di farlo uscire dalla Spagna, ad esempio nel 1910, per l’Esposizione Universale di Parigi, dove il padiglione spagnolo era dedicato alla Sagrada Familia; Gaudi non ci andrà, darà soltanto delle indicazioni.Non ha allievi, segue una vita austera e chiusa; è celebrato come uno dei geni dell’architettura del ‘900, tanto che la Sagrada Familia è il monumento più visitato di Spagna. Frequenta la facoltà di Architettura a Barcellona e vince, nel 1878, un concorso di arredo urbano per la realizzazione dei lampioni in una piazza della città.
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GAUDI SAGRADA FAMILIA
Inizia quindi la sua carriera dal basso, con umiltà, partendo da un ambito secondario come l’arredo urbano; nel 1880, però, inizia a lavorare nel cantiere della Sagrada Familia, un tempio espiatorio: si tratta di una chiesa a croce latina a tre navate (oggi cinque), voluta da una parte della popolazione per espiare gli atti di violenza del 1866, quando c’era stata una rivolta contro il governo repubblicano instauratosi in quegli anni.
La costruzione è stata totalmente finanziata dalle elemosine, per iniziativa popolare. Il tempio nasce lontano dal mare, ai piedi delle colline di Barcellona; il progetto era stato inizialmente affidato a José Pedro de Villard, ma, a causa di alcuni screzi con il comitato dei cittadini, de Villard lascia i lavori, il cui comando passa a Gaudi. I lavori, a questo punto, erano ancora lontani dalla conclusione: era stata realizzata soltanto la cripta e De Villard aveva soltanto stabilito lo stile complessivo della chiesa, ovvero il neogotico che era di moda in quei tempi.Gaudi vuole rendere la chiesa più grande: mantiene la forma di croce latina, ma aumenta il numero delle navate, che diventano cinque, mentre il transetto ha a sua volta grandi dimensioni ed è diviso in tre navate. I progetti sono abbastanza ambigui: Gaudi li cambia più volte in corso d’opera, a causa di richieste avanzate dai committenti, di contrattempi nei lavori e di cambiamenti di idea dell’architetto stesso; non esiste un progetto definitivo dell’opera. Era solito lavorare tutto il giorno nel cantiere, in cui addirittura dormirà.
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COME E' MORTO GAUDI
Morirà nel corso dei lavori, per un incidente. Gaudi aveva un modo di procedere nei lavori diverso da quello tradizionale: parte a lavorare dal transetto, dal corpo di fabbrica più piccolo, e non dalla zona dell’altare. Aveva previsto dei tempi di lavorazione lunghissimi, ma diceva che questo avrebbe accresciuto la fede di coloro che avevano voluto la costruzione della chiesa stessa: era come se le preghiere dei fedeli salissero a poco a poco verso il cielo.