Archittetura romanica in Toscana: riassunto

Descrizione degli impianti planimetrici, forma degli alzati, materiali da costruzione ed esempi dell'architettura romanica in Toscana (2 pagine formato doc)

Appunto di lafatinatartina

ARCHITETTURA ROMANICA IN TOSCANA: RIASSUNTO

L’ARCHITETTURA ROMANICA IN TOSCANA
IMPANTO PLANIMETRICO
Gli edifici rievocano i modelli dell’architettura tardo-antica: chiese di impianto basilicale a 3 o 5 navate, divise da colonnati classicheggianti e concluse da un grande abside con catino rivestito di mosaici.
FORMA DEGLI ALZATI
Le pareti perimetrali sono scandite in altezza da più ordini sovrapposti, determinati da elementi architettonici classici (semicolonne, arcate, lesene, trabeazioni) addossati alla muratura.

Nel Romanico Pisano (vedi cattedrale Pisa e Lucca pag.
202-203) le superfici risultano più mosse per la presenza di parti traforate da profonde loggette; in quello fiorentino (basilica di S. Miniato al Monte) invece le superfici risultano più lisce a definire volumi chiusi e compatti.

ARTE ROMANICA IN TOSCANA

MATERIALI DA COSTRUZIONE
Vengono impiegati marmi pregiati di diverso colore:
- Nel Romanico Pisano corsi orizzontali di marmo bianco e grigio;
- Nel Romanico Fiorentino fasce di marmo verde di Prato alternati a marmo bianco di Carrara con motivi geometrici sulla superficie che creano un contrasto cromatico più marcato.
ESEMPI DI PISA: Il campo dei miracoli ha un fascino unico, è uno degli esempi più belli monumentale ed è un complesso unico anche nell’arte romanica per la bellezza, monumentalità grandiosa negli edifici costruiti a breve distanza di tempo.
La Cattedrale viene iniziata nel 1063 da Buscheto, tant’è che il suo sarcofago è murato nella facciata che ricorda Buscheto come primo architetto. Il suo progetto prevedeva una pianta meno estesa in lunghezza. Morto Buscheto gli succede Rainaldo che prolungò l’edificio realizzando anche l’attuale facciata tra il 1150 e il 1160.

Il romanico in Toscana: arte a Pisa e Firenze

ARCHITETTURA ROMANICA IN ITALIA

PIANTA CHIESA:
- Croce latina
- 5 navate nel corpo di fabbrica principale e 3 all’altezza del transetto
- profondo abside semicircolare
- transetto absidato
- cupola ellissoidale che si imposta su 4 pilastri compositi
- volte a crociera.
INTERNO:
- doppia serie di colonnati che dividono le navate a piano terra
- nel matroneo invece c’è una sequenza di bifore racchiuse da arcate su piastrini
ESTERNO: paramento marmoreo a fasce  bianche e grigie e dalla soluzione classicheggiante di arcate cieche che racchiude poi tutto il perimetro dell’edificio.
FACCIATA: “profilo a salienti”. Sopra le arcate cieche del piano terra in cui si inseriscono 3 portali, si aprono 4 ordini di loggette sempre su colonnine di dimensioni degradanti in rapporto all’andamento degli spioventi del tetto si parla quindi di facciata mossa e articolata.

ARCHITETTURA ROMANICA FIORENTINA

Il battistero risale al 1153, è un edificio a pianta circolare, a doppio involucro, racchiuso come la cattedrale da un giro di arcate cieche cui è sovrapposta una loggetta. Il vano centrale si concludeva in origine con una più austera copertura piramidale. Quello che vediamo oggi è il risultato di un intervento di ristrutturazione del XIII sec. diretto da Nicola Pisano.