Pittura: le tecniche
Spiegazione storico-artistica delle tecniche di pittura principali: pittura a tempera, pittura ad acrilico, pittura ad affresco e pittura ad olio, (3 pagine formato doc)
TECNICHE DI PITTURA A TEMPERA
Storia dell'arte.
• Pittura a tempera
Il termine “tempera” deriva da “temperare”, cioè diluire i colori per renderli adeguatamente fluidi.
Questa tecnica, particolarmente usata nel Medioevo, veniva applicata a supporti di legno di pioppo nel Sud Europa o di quercia nel Nord. Sul retro le tavole venivano fissate con i chiodi e sul davanti le giunture erano coperte con strisce di tela di lino. Il fondo veniva preparato con una mano di colla e con strati successivi di gesso e colla che venivano lisciati uniformemente quando la superficie era perfettamente essiccata.
Dopo questa “imprimitura”, la tavola era pronta per ricevere il colore costituito da polveri “legate” col rosso d’uovo. La vischiosità della materia pittorica veniva graduata aggiungendo acqua distillata o comunque bollita per mantenere inalterata la qualità del colore.
Tecnica di pittura a tempera, a olio, acquerello e acrilica: riassunto
TECNICHE DI PITTURA A OLIO
La tempera a uovo asciuga rapidamente e può essere lavorata per sovrapposizioni, non scolora col tempo e diventa solida e durevole.
Prima di intervenire col colore veniva applicata sulla tavola attorno alle figure una sottile lamina d’oro fissata con un impasto di terra argillosa e bianco d’uovo montato a neve. In questo tipo di dipinti, detto “fondo oro”, l’ambientazione paesaggistica era di solito assente per accentuare il senso di spiritualità suggerito dalle scene sacre ed espresso dalla lucentezza immateriale dell’oro.
Questa tecnica è stata usata in diversi modi. Particolarmente interessante è la trattazione della tempera a graduazione di colore descritta da Cennino Cennini nel Libro dell’Arte.
Tecniche di pittura: riassunto
TECNICA DI PITTURA ACRILICA
• Pittura ad acrilico
La tecnica della pittura acrilica è simile a quella della tempera, ma usa colori prodotti con una tecnologia più moderna, che adotta resine plastiche (acriliche) come leganti. Come la tempera, l’impasto può essere diluito con acqua, ma mantiene una maggiore resistenza agli agenti atmosferici. Per questo i colori acrilici sono stati usati la prima volta negli anni ’20 per dipingere grandi “murales” (dipinti su muri esterni) in America Latina.
L’acrilico asciuga con l’evaporazione dell’acqua, così il pittore può fare successive velature (tecnica che risale alla pittura ad olio del ‘400) o sovrapposizioni di colore coprente. La superficie pittorica assume un aspetto vellutato se l’impasto è diluito con acqua o brillante se diluito con sostanze oleose.
Tesina sui colori dell'arcobaleno
TIPI DI PITTURA PARETI: PITTURA AD AFFRESCO
• Pittura ad Affresco
È una tecnica di pittura murale molto antica, in cui le terre colorate (pigmenti) vengono sciolte in acqua e stese a pennello sull’intonaco fresco di sabbia e calce che funziona da collante. La calce dell’intonaco, asciugando, diventa carbonato di calcio, generando una superficie compatta e resistente che ingloba il colore.
I primi veri affreschi si trovano a Creta e risalgono alla civiltà minoica (II millennio a.C.). Molte pitture tombali etrusche sono ad affresco, mentre la pittura pompeiana veniva eseguita sul muro tinteggiato in precedenza.
Con il medioevo l’affresco, anche per i suoi costi ridotti rispetto ad altre decorazioni, conosce una costante diffusione. Si dipinge con rapidità, per sovrapposizione di colori, lavorando a fasce orizzontali determinate dalla posizione dei ponteggi.