Dal romanico al gotico: in sintesi

breve sintesi che va dall'arte romanica all'arte gotica con le differenze (2 pagine formato doc)

Appunto di barbaralomasto

Dal romanico al gotico: in sintesi - Premessa.

Dall’XI secolo in Europa vi fu una grande modernizzazione, grazie all’invenzione del giogo, dell’aratro con parti metalliche, della triennale e l’uso di mulini ad acqua e a vento, permettendo di aumentare la produzione di genere alimentare e di conseguenza permettendo un incremento demografico. Crebbero le zone urbane e si ebbe l’affermazione di un nuovo ceto sociale, la borghesia, che si arricchiva attraverso il commercio. Il feudalesimo fu eclissato, così non era più l’imperatore a commissionare opere edilizie, ma lo sono i signori locali, tramite donazioni che servivano a simboleggiare il loro prestigio ma anche come espiazione dei loro peccati attraverso questi omaggi in denaro.

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L’arte romanica: Fu in questo periodo che si manifestò l’arte romanica, che nacque in Francia per poi svilupparsi in altri paesi come in Inghilterra e la Germania. Il romanico rinnovò principalmente l’architettura e la scultura monumentale; le chiese avevano principalmente due facciate: a capanna in cui le falde del tetto nascondono le altezze diverse delle navate, e a salienti in cui le linee oblique dei due spioventi si interrompono, evidenziando la differenza di altezze delle navate.
Per quanto riguarda invece l’interno della chiesa romanica, venne utilizzata prevalentemente la pianta a croce latina.

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L’interno era solitamente suddiviso in 3 navate, con quella centrale più alta e larga delle laterali. Altri elementi erano gli archi a tutto sesto, le volte in muratura che per sostenerle si costruivano muri laterali più spessi, rinforzati all’esterno con contrafforti. Altri elementi architettonici erano il pilastro e la colonna. La cripta poi è una camera seminterrata in cui si conservano le reliquie o le sepolture dei santi. Per non indebolire la struttura, le finestre erano piccole aperture.
Nel periodo romanico, si diffusero le torri a base quadrata, rettangolare o poligonale, a differenza del Medioevo in cui le basi delle torri erano circolari. Per ottenere altezze consistenti, sfiorando anche i 100 m, si costruivano solide fondamenta e si ispessivano la muratura alla base.

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