Storia medievale: riassunto
Riassunto dei tratti salienti della storia del Medioevo fino alla scoperta dell'America (25 pagine formato doc)
STORIA MEDIEVALE: RIASSUNTO
Esame di Storia Medievale: dalla dinastia dei Severi agli imperatori illirici. Una società in crisi. - Nel secolo III d.
C. l’esercito, il cui ruolo è reso essenziale dalla minaccia dei barbari alle frontiere, domina l’impero: si impongono pesanti tasse per mantenerlo, il Senato è privato di ogni potere, si abbandonano via via le tradizioni morali e civili di Roma. Le guerre ostacolano l’agricoltura, distruggono risorse e diffondono malattie, provocando crisi produttive e calo demografico. La crisi riduce le entrate del fisco e porta a svalutare la moneta: l’inflazione danneggia il commercio e rovina i più poveri, costretti dalla miseria e dalla tasse a diventare servi di potenti latifondisti.
- La società diventa statica: per chi è povero non c’è miglioramento possibile, mentre i ceti più elevati difendono tenacemente la propria posizione. Nel disordine perde efficacia, anche come fattore di coesione sociale, la religione tradizionale, abbandonata perché non permette salvezza e non offre il sostegno di precise regole morali. Si affermano culti misterici di origine orientale, e si diffonde, prima tra le classi povere e poi più ampiamente, il cristianesimo, considerato pericoloso e perseguitato perché i cristiani rifiutavano i culti ufficiali, costituivano comunità chiuse organizzate gerarchicamente e subivano il martirio pur di non abiurare.
- La società diventa statica: per chi è povero non c’è miglioramento possibile, mentre i ceti più elevati difendono tenacemente la propria posizione. Nel disordine perde efficacia, anche come fattore di coesione sociale, la religione tradizionale, abbandonata perché non permette salvezza e non offre il sostegno di precise regole morali. Si affermano culti misterici di origine orientale, e si diffonde, prima tra le classi povere e poi più ampiamente, il cristianesimo, considerato pericoloso e perseguitato perché i cristiani rifiutavano i culti ufficiali, costituivano comunità chiuse organizzate gerarchicamente e subivano il martirio pur di non abiurare.
Il Medioevo: sintesi
IL MEDIOEVO RIASSUNTO
Dai Severi agli imperatori illirici
- Il generale Settimio Severo, imperatore nel 193, sensibile ai problemi sociali, alle questioni giuridiche e alla vita culturale, riserva attenzione e risorse all’esercito che gli consente campagne vittoriose in Oriente, ma non affronta in modo efficace la crisi economica. A lui succedono vari imperatori, dei quali l’ultimo è Alessandro Severo e con il quale ha fine la dinastia dei Severi: sale al trono il generale Massimino Trace, primo principe di origine barbarica, che disdegna il Senato e impone pesanti tasse per mantenere gli eserciti. Si apre un periodo di anarchia, congiure di corte e assassinii, dominato dai militari e segnato dalle lotte tra gli eserciti, durante il quale in cinquanta anni si succedono 21 imperatori. L’instabilità politica aggrava la crisi economica e consente incursioni barbariche entro i confini dell’Impero; questo recupera una relativa solidità sotto gli imperatori illirici, tra i quali Aureliano (270) che arresta la penetrazione dei barbari, fortifica le città e riconquista i regni ribelli.
- Il generale Settimio Severo, imperatore nel 193, sensibile ai problemi sociali, alle questioni giuridiche e alla vita culturale, riserva attenzione e risorse all’esercito che gli consente campagne vittoriose in Oriente, ma non affronta in modo efficace la crisi economica. A lui succedono vari imperatori, dei quali l’ultimo è Alessandro Severo e con il quale ha fine la dinastia dei Severi: sale al trono il generale Massimino Trace, primo principe di origine barbarica, che disdegna il Senato e impone pesanti tasse per mantenere gli eserciti. Si apre un periodo di anarchia, congiure di corte e assassinii, dominato dai militari e segnato dalle lotte tra gli eserciti, durante il quale in cinquanta anni si succedono 21 imperatori. L’instabilità politica aggrava la crisi economica e consente incursioni barbariche entro i confini dell’Impero; questo recupera una relativa solidità sotto gli imperatori illirici, tra i quali Aureliano (270) che arresta la penetrazione dei barbari, fortifica le città e riconquista i regni ribelli.
Alto e basso Medioevo: schema
ALTO E BASSO MEDIOEVO
Il Cristianesimo.
- Le testimonianze storiche descrivono Gesù Cristo come un riformatore religioso che predica nella Palestina occupata dai Romani, raccoglie un piccolo gruppo di discepoli, quindi si proclama Messia e figlio di Dio, suscitando la reazione del Sinedrio, il consiglio religioso ebraico, che ne chiede l’arresto e la condanna a morte, fatta eseguire dal prefetto Ponzio Pilato. Dopo la scomparsa del suo corpo i discepoli ne annunciano la resurrezione e ne predicano la dottrina, formando, malgrado l’ostilità degli Ebrei, le prime comunità cristiane.
- Le testimonianze storiche descrivono Gesù Cristo come un riformatore religioso che predica nella Palestina occupata dai Romani, raccoglie un piccolo gruppo di discepoli, quindi si proclama Messia e figlio di Dio, suscitando la reazione del Sinedrio, il consiglio religioso ebraico, che ne chiede l’arresto e la condanna a morte, fatta eseguire dal prefetto Ponzio Pilato. Dopo la scomparsa del suo corpo i discepoli ne annunciano la resurrezione e ne predicano la dottrina, formando, malgrado l’ostilità degli Ebrei, le prime comunità cristiane.
- La predicazione degli apostoli, diffonde la dottrina e fa nascere comunità in città del Medio Oriente come Antiochia e Damasco. Il cristianesimo spinge l’uomo a curare l’interiorità in vista della salvezza e a contrastare la logica del mondo dominato dalla ricchezza e dalla potenza, esaltando l’umiltà e la fratellanza e rifiutando guerra e schiavitù. Questa promessa di redenzione attrae soprattutto i poveri, ma spesso anche i ricchi, smarriti nel disordine morale e civile dell’epoca.
Basso Medioevo: riassunto
ALTO MEDIOEVO RIASSUNTO
- Questi aspetti fanno apparire i cristiani estranei al resto della società e li espongono all’ostilità della gente comune, che li accusa in caso di carestie o calamità, e delle istituzioni politiche, che li sospettano per la loro incerta fedeltà all’Impero e per il pacifismo. Le prime persecuzioni si hanno nel sec. I sotto Nerone e Claudio, mentre gli imperatori del sec. II mantengono un atteggiamento relativamente tollerante.
- Nel sec. III la crisi politica e sociale induce ad una restaurazione della tradizione religiosa, il cui effetto di coesione sociale si è esaurito per la diffusione dei nuovi culti: gli Imperatori Valeriano e Diocleziano, a volte anche per impadronirsi dei beni delle comunità dei cristiani, li accusano di aver privato Roma del favore degli dei e impongono loro, pena la morte, la conversione, costringendoli ad abiurare pubblicamente o a subire il martirio.
- Nel sec. III la crisi politica e sociale induce ad una restaurazione della tradizione religiosa, il cui effetto di coesione sociale si è esaurito per la diffusione dei nuovi culti: gli Imperatori Valeriano e Diocleziano, a volte anche per impadronirsi dei beni delle comunità dei cristiani, li accusano di aver privato Roma del favore degli dei e impongono loro, pena la morte, la conversione, costringendoli ad abiurare pubblicamente o a subire il martirio.
Alto Medioevo: riassunto e caratteristiche
BASSO MEDIOEVO RIASSUNTO
- Le comunità (chiese) delle origini sono rette da un consiglio di anziani (presbiterio) e amministrate dai diaconi, dediti anche alla carità e all’assistenza. Il vescovo vigila su più chiese e assume con il tempo, data la crisi delle istituzioni pubbliche, anche funzioni politiche. Nel Concilio di Calcedonia (451) si assegna al vescovo di Roma, il papa, il compito di guidare tutta la cristianità, anche per tenerla unita combattendo le eresie, deviazioni dalla dottrina ufficiale, come la teoria di Ario, secondo il quale Cristo, in quanto figlio, non era Dio, ma una sua creatura.
- Nei primi secoli le Sacre Scritture sono interpretate dagli apologisti, che nei loro scritti difendono il cristianesimo dalle accuse e critiche dei pagani. Poi i Padri della Chiesa, come san’Agostino, confermano che la verità del messaggio di Cristo va accettata per fede, ma ne spiegano certi aspetti utilizzando i concetti della filosofia greca, per dimostrarne la sostanziale razionalità e contribuire alla lotta contro le eresie.
- Nei primi secoli le Sacre Scritture sono interpretate dagli apologisti, che nei loro scritti difendono il cristianesimo dalle accuse e critiche dei pagani. Poi i Padri della Chiesa, come san’Agostino, confermano che la verità del messaggio di Cristo va accettata per fede, ma ne spiegano certi aspetti utilizzando i concetti della filosofia greca, per dimostrarne la sostanziale razionalità e contribuire alla lotta contro le eresie.