Rivoluzione americana: riassunto

Rivoluzione americana: riassunto dettagliato della Rivoluzione e cause della guerra (2 pagine formato doc)

Appunto di alcewtf

RIVOLUZIONE AMERICANA: RIASSUNTO

Le Tredici Colonie: La Rivoluzione americana nasce da una serie di cause: prima tra tutte le rivoluzioni inglesi, che diedero l'incipit ad un periodo politicamente movimentato che terminerà in Francia.

Non si può, tuttavia, inquadrare partendo da una visione europea per ovvi motivi geografici. Alla base del movimento rivoluzionario vi è la colonizzazione, nel nostro caso inglese: la Gran Bretagna, infatti, possedeva una gran parte dell'America Centro-Orientale, anche se i tempi che erano trascorsi per giungere a quella dominazione erano tutt'altro che brevi; nel '700 l'Inghilterra stava affrontando una serie di problemi non sono in Europa ma anche nelle colonie, a causa della presenza dei pellerossa, ovvero tribù nomadi originarie di quell'epoca; in un primo momento vi era stato un rapporto di tolleranza e convivenza,  grazie anche a degli scambi commerciali, che videro prima alcol e polvere da sparo, poi vari semi e attrezzi agricoli in cambio di materia prima.
Successivamente però i rapporti si inasprirono a causa della mania espansionistica dell'Inghilterra e dei coloni, che si spinsero nell'entroterra, cacciando i pellerossa dalle loro terre; questa mania espansionistica fu motivata, per certi versi, dalle condizioni climatiche favorevoli e simili.

RIVOLUZIONE AMERICANA: RIASSUNTO DETTAGLIATO

A metà del '700 quindi l'Inghilterra possedeva 13 colonie, che potevano essere divise in 3 grandi gruppi:
- del Nord, fondate da un gruppo di puritani – approdati a bordo della Mayflower in America – che  vi ricrearono il loro ambiente d'origine;
- del Sud, in cui l'economia si basava sulla coltivazione e sulla forza lavoro dei neri;
- del Centro, in cui tuttavia non si ritrova una filo comune bensì avevano una struttura sociale diversa.

Rivoluzione americana: riassunto e cause della guerra

RIVOLUZIONE AMERICANA: CAUSE

Il contrasto con l'Inghilterra. Il rapporto di subordinazione delle colonie nei confronti dell'Inghilterra era notevole: il commercio, in primis, era quasi a senso unico; l'Inghilterra era l'unica potenza dell'Europa a poter acquistare dall'America, così come l'America era costretta a dover acquistare esclusivamente dall'Inghilterra, senza poter sviluppare una propria industria locale. Politicamente, tuttavia, le colonie godevano di una certa libertà: erano sì presenti governatori e Consigli, nominati dalle alte cariche britanniche, ma ogni colonia possedeva un'Assemblea legislativa popolare; inoltre andava sempre più sviluppandosi un sentimento nazionalista, derivante dalla credenza religiosa che i coloni costituissero un popolo scelto, che avrebbe fondato il vero cristianesimo. In ogni caso la pressione dell'Inghilterra era ancora forte, specialmente sui coloni inglesi, dunque non poteva nascere il desiderio d'indipendenza spontaneamente.

Guerra d'indipendenza americana: riassunto

RIASSUNTO RIVOLUZIONE AMERICANA SCUOLA MEDIA

L'occasione venne con la decisione, da parte del Parlamento Inglese, di aumentare le tasse al popolo americano, accreditando loro i costi delle colonie; vi aggiunsero, inoltre, una tassa di bollo, chiamato Stamp Act, e la reazione dei coloni non si fece attendere. I coloni fecero appello alla Magna Charta, ovvero il documento redatto da Giovanni Senzaterra nel 1300 insieme agli abitanti dell'Inghilterra, in cui si spiegava che una qualsiasi tassa dovesse essere concordata con il Parlamento e da esso approvata, e inoltre in esso dovevano figurare membri del popolo tassato: poiché non vi era alcun colono rappresentante, il popolo americano protesto, reagendo inizialmente con il boicottaggio delle merci provenienti dalla madrepatria. Il passo decisivo fu il Tea Act, con cui l'Inghilterra autorizzava solo la Compagnia delle Indie al commercio del the, danneggiandone i commercianti americani; nel 1773, nel porto di Boston, l'America si ribellò, buttando in mare il the giunto dalle Indie, e l'Inghilterra reagì con la chiusura del porto e l'arrivo di giudici inglesi (leggi Intollerabili).