Riforma protestante: cause e Martin Lutero

Riforma protestante: cause della riforma, dottrina di Martin Lutero, guerra dei contadini, Concilio di Trento e Controriforma (5 pagine formato doc)

Appunto di dolcestella87

RIFORMA PROTESTANTE: CAUSE E MARTIN LUTERO

Tra tutte le lacerazioni della Chiesa, la più grave è quella che prende il nome di Riforma protestante.

Questa situazione fu dovuta a molteplici ragioni di natura morale, come la corruzione e la mondanità del clero, ma anche di natura politica sempre riguardanti la Chiesa.
Essa infatti, nel corso dei secoli, aveva accumulato vastissime proprietà le cui rendite alimentavano la corte papale senza pensare al popolo. Più il potere materiale della Chiesa aumentava, più si diffondeva tra i credenti la certezza che essa fosse irrimediabilmente lontana dalla Chiesa delle origini, politicamente debole ma moralmente pura.

Riforma e Controriforma: riassunto

CAUSE DELLA RIFORMA PROTESTANTE: RIASSUNTO

I mali della Chiesa erano sotto gli occhi di tutti: il problema più grave era diventato sicuramente la vendita delle indulgenze.
Con il termine indulgenza, si indicava la remissione delle pene canoniche (preghiere, digiuni e penitenze di ogni tipo) che venivano inflitte ai fedeli.

Questa pratica fu molto diffusa nel ‘500; per queste indulgenze il fedele doveva versare somme di denaro. Naturalmente questa pratica si prestava ad abusi si ogni genere e forniva un ritratto della Chiesa dedita solo al commercio di queste per riprendere le proprie finanza.

Riforma protestante: cause e conseguenze

CAUSE DELLA RIFORMA PROTESTANTE DI MARTIN LUTERO

Martin Lutero. Chi dette inizio alla Riforma Protestante fu un frate tedesco chiamato Martin Lutero (1483-1546).
Nato in Turigia da una famiglia di minatori, Lutero entrò in convento quando era ancora molto giovane e si era subito distinto per il fervore religioso e l’acuta intelligenza.
Era un giovane inquieto assillato dal pensiero del peccato e della dannazione.
LA DOTTRINA DI MARTIN LUTERO
Lutero svolse una critica rivolta ai fondamenti stessi dell’autorità ecclesiastica. Egli sosteneva che tutti gli uomini sono peccatori e nulla ti può salvare se non la fede:
“il giusto si salva per la sua fede”
Fu così formulata la dottrina di salvezza di Lutero, attraverso le parole di San Paolo, nota come giustificazione per la fede.
Le conseguenze di questa valorizzazione del rapporto tra l’uomo e Dio erano per la Chiesa molto gravi, in quanto si svalutava il ruolo dei sacerdoti quali intermediari tra Dio e i fedeli: secondo Lutero infatti esisteva un sacerdozio universale dei credenti per cui tutti i fedeli erano sacerdoti perché avevano ricevuto il battesimo.
Da questa dottrina derivò in seguito una diversa valutazione dei sacramenti ì: da sette che erano (eucaristia,battesimo,penitenza,matrimonio,cresima,ordine e estrema unzione)soltanto tre (eucaristia,battesimo e penitenza) erano validi perché fondati sulle Sacre Scritture.
Lutero, in seguito a queste accuse, fu accusato di eresia e convocato a giustificarsi davanti al papato, ma non si presentò.

Riforma protestante e Controriforma cattolica: riassunto

DOVE E COME INIZIO' LA PROTESTA DEI FEDELI

L’INIZIO DELLA RIFORMA. Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affisse sulla porta della Chiesa, un documento contenente 95 tesi contro le indulgenze. Lutero sosteneva che la Chiesa non potesse vincolare le decisioni divine.
Di fronte al carattere dirompente delle critiche di Lutero, la reazione papale era inevitabile e si manifestò definitivamente nel giugno del 1520 con la Bolla Exsurge Domine, con cui il pontefice Leone X condannava le idee del monaco ordinando che i suoi scritti fossero gettati al rogo e che in 2 mesi avrebbe dovuto abiurare.
Nel dicembre dello stesso anno, Martin Lutero bruciò in pubblico la bolla papale manifestando apertamente la volontà di una rottura definitiva. Quel gesto, inoltre, destò un enorme scalpore.
L’imperatore Carlo V impose quindi al monaco di comparire dinanzi alla Dieta imperiale che fu convocata a Worms nel 1521.
In quell’occasione fu nuovamente chiesto a Lutero di sconfessare pubblicamente le sue idee, ma egli naturalmente rifiutò.
Con il consenso di una parte della Dieta l’imperatore pronunciò una solenne condanna con cui bandì Lutero facendolo diventare un fuorilegge e un nemico pubblico; chiunque poteva ucciderlo, senza andare incontro a dei problemi con le autorità dl tempo.
Lo salvò la protezione di Federico Guglielmo il Saggio che lo nascose nel suo castello di Wartburg dove Lutero, al sicuro di ogni pericolo, si dedicò alla traduzione della Bibbia in tedesco.