Sintesi della Rivoluzione Industriale
L'industrializzazione inglese ed europea, il centro e le periferie e la questione sociale. Breve sintesi della Rivoluzione industriale (3 pagine formato doc)
SINTESI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La formazione dell'Europa: La Rivoluzione Industriale è stata un mutamento profondo nell’economia, nella politica e nella cultura.
Ciò che distingueva una società industriale era:
• Il reddito perché la maggior parte veniva prodotta dall’industria;
• Gli occupanti nel settore industriale;
• La fabbrica, perché unità produttiva fondamentale;
• E l’evoluzione della tecnologia.
Questa rivoluzione ebbe inizio in Gran Bretagna per una serie di condizioni favorevoli; le principali erano:
• L’esistenza di un surplus agricolo, cioè di esagerazioni da parte dell’agricoltura, che fornì capitali di investimento;
• La disponibilità di forza lavoro a basso costo;
• Lo sviluppo del commercio internazionale;
• L’incremento demografico;
• L’assenza di barriere doganali;
• La buona dotazione di risorse naturali quali carbone e ferro;
• Un moderno sistema dei trasporti.
Spiegazione dei concetti di Rivoluzione ed Evoluzione
SINTESI RIVOLUZIONE INDUSTRIALE INGLESE
Tutto questo si poté grazie anche alla società inglese la quale, con il suo sistema politico-costituzionale garantiva le libertà fondamentali.
Infatti, con il tempo, il sistema dell’industria a domicilio divenne poco efficace perché non era in grado di rispondere all’aumento della domanda di beni.Le tre fasi più importanti della rivoluzione industriale furono il ciclo del cotone, del ferro-carbone e del vapore-ferrovia. Nel settore tessile infatti, la tecnologia risolse la lentezza delle operazioni di filatura con l’invenzione del filatoio meccanico, quello idraulico e il filatoio di mula. Le conseguenze però, furono la netta diminuzione dei costi di produzione e dei prezzi.
Le innovazioni tecnologiche che risolsero i problemi del settore siderurgico furono la tecnica inventata da Henry Cort che permetteva di produrre ghisa di buona qualità in altiforni alimentati a coke, cioè carbon fossile sottoposto ad una cottura che ne riduceva le impurità.
La ferrovia invece, fu decisiva per l’economia, in quanto riduceva i costi del trasporto divenendo così un nuovo potente stimolo per la domanda interna.
Rivoluzione industriale inglese: riassunto
BREVE SINTESI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
L’industrializzazione europea. Le differenti fasi dell’industrializzazione europea partirono dalle regioni nord-occidentali come il Belgio, la Francia e la Svizzera, in quanto, erano tutte aree con condizioni simi alla Gran Bretagna. Si estese poi verso la Germania centrale, la Russia e l’Italia. La tecnologia inglese, dunque, si trasferì sul continente con tutte le sue nuove conoscenze che riguardavano i filatoi meccanici, e le macchine a vapore.
Il modello di industrializzazione europea si differì da quello inglese perché si basava sulla produzione di carbone e di ferro portando il tutto alle fonti di energia.
Le ferrovie ebbero un ruolo strategico in questo processo, perché:
• Costituirono un settore di crescita autopropulsivo;
• Mobilitarono enormi investimenti di capitali;
• Rivoluzionarono i trasporti;
• Accelerarono la modernizzazione tecnologica.
Seconda Rivoluzione Industriale: riassunto breve
SINTESI PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Il sistema bancario tedesco giocò un ruolo decisivo perché promuoveva la società industriale ed erogava finanziamenti a lungo termine. Per l’ampiamento del mercato i governi europei adottarono il libero scambio abbandonando il protezionismo, cioè la difesa delle produzioni nazionali imponendo dei dazi sulle merci estere. Infatti, tra il 1860 e il 1870 furono firmati trattati commerciali che abbattevano o riducevano fortemente i dazi su molte merci.
NUOVE RICCHEZZE, NUOVE POVERTÀ. L’andamento demografico dell’Ottocento crebbe in modo rilevante rappresentando una novità assoluta rispetto al passato perché il tasso di natalità rimase alto senza che anche quello di mortalità si alzasse.
I fattori che consentirono la crescita demografica furono l’arricchimento dell’alimentazione, il miglioramento delle condizioni igieniche e per i progressi nella medicina.
Le classi sociali che con l’industrializzazione tornarono alla ribalta furono la borghesia e il proletariato.
Gli elementi principali che caratterizzavano la condizione operaia erano la miseria, lo sfruttamento degli operai, i salari bassi e il lavoro che si svolgeva sei giorni alla settimana fino a 15 ore al giorno in un ambiente malsano e pericoloso. Inizialmente, la questione sociale venne affrontata con inchieste e ispezioni disposte dai governi.