Unificazione italiana: riassunto

Spiegazione del processo che ha portato alla proclamazione dell'Unità d'Italia: gli insuccessi del partito democratico, la politica di Cavour, la Seconda guerra d'Indipendenza (1859) e l'Impresa dei Mille. Riassunto del processo di Unificazione italiana (3 pagine formato pdf)

Appunto di moody92

UNIFICAZIONE ITALIANA: RIASSUNTO

L'unificazione italiana.

Insuccessi del partito democratico
Tra il 1848 e il 1849 si erano proposte due soluzioni differenti per giungere all’unificazione italiana:
- quella moderata, che comprendeva la soluzione neoguelfa di una federazione degli stati italiani, seguita da quella unitaria, che prevedeva di unificare l’Italia settentrionale sotto la guida del re sabaudo Carlo Alberto, a scapito dell’Austria;
- quella democratica, che aveva sostenuto la resistenza delle repubbliche di Venezia e di Roma.
Poi, negli anni ’50, entrambe le forze misero in atto le proprie strategie, sperando in un miglioramento delle circostanze politiche.
La destra moderata era favorevole ad un Piemonte guidato dai liberali. Invece, Mazzini, esule a Londra, era favorevole ad una ripresa della rivoluzione in Europa.

BREVE RIASSUNTO DELL'UNIFICAZIONE ITALIANA

Per preparare la sua azione, fondò nel 1850 un comitato democratico europeo, mentre in Italia fondò un comitato nazionale.
Tuttavia, una componente socialista, di cui facevano parte Giuseppe Ferrari e Carlo Pisacane, lo accusava da sinistra di sottovalutare la questione sociale e un possibile ruolo del popolo nel processo di unificazione nazionale.
A queste tendenze frazionistiche della democrazia, Mazzini reagì con l’agitazione e creò a Genova il Partito d’azione (1853), un reparto politico-militare che avrebbe dovuto preparare i moti insurrezionali.
A questo programma si collegò Pisacane, intento ad avviare una sollevazione democratica e socialista tra le masse contadine del Mezzogiorno, ma la spedizione nel 1857 nel Regno di Napoli si concluse tragicamente.

Unità d'Italia, riassunto

CAVOUR E L'UNITA' D'ITALIA RIASSUNTO

Partito da Genova con alcuni compagni, liberò parecchi detenuti del carcere dell’Isola di Ponza e sbarcò a Sapri (Salerno).

Tuttavia, l’aiuto da parte delle organizzazioni mazziniane e il coinvolgimento delle masse contadine non avvennero.
Tutti gli uomini della spedizione vennero uccisi o catturati dalle truppe borboniche e dagli stessi contadini, che li credevano briganti, mentre Pisacane si suicidò.
I fallimenti dei moti democratici misero in crisi il Partito d’Azione, rafforzando il Piemonte e il partito moderato di Cavour.
La politica di Cavour. Camillo Benso conte di Cavour proveniva da una famiglia aristocratica che si era imborghesita, poiché aveva investito le proprie fortune in attività imprenditoriali.
Aveva aderito alle idee del liberalismo moderato e ai principi del liberismo economico.

Unità d'Italia: sintesi

STORIA DELL'UNITA' D'ITALIA

Con Cesare Balbo fondò il giornale “Il Risorgimento” e, divenuto deputato del parlamento subalpino (del regno sardo), si oppose alle istanze restauratrici.
Sostenne quindi il rafforzamento delle istituzioni liberali e appoggiò le riforme del governo D’Azeglio, tra cui le leggi Siccardi del 1850, che prevedevano l’abolizione del tribunale ecclesiastico e altri privilegi del clero.
Nominato ministro dell’agricoltura e delle finanze, propugnò una politica di libero scambio e favorì l’afflusso di investimenti esteri in Piemonte.
Nel frattempo, gettò le basi di una maggioranza parlamentare, con un’alleanza tra il suo centro-destra e il centro-sinistra di Urbano Rattazzi (il cosiddetto «connubio» del 1852), che isolò la destra clericale e la sinistra democratica.
Divenuto Presidente del Consiglio del regno di Sardegna, tenne l’incarico fino alla sua morte, nel 1861.