L'assolutismo Illuminato o riformatore
L'illuminismo dopo l'antico regime; i Lumi; spagna, portogallo, inghilterra, russia, prussia, impero asburgico, austria (4 pagine formato doc)
L'assolutismo illuminato e le riforme: L'assolutismo illuminato e le riforme: L'assolutismo e le riforme L'assolutismo era la forma politica dominante nell'A..r ,la nuova fase dell'assolutismo con l'intento di provvedere alla felicità dei governanti si chiama assolutismo illuminato o riformatore,questa politica fu realizzata dal'alto senza alcun coinvolgimento della società civile tentando di cancellare o ridurre le libertà i privilegi di cui era ricca la società di A.r I lumi e il potere IL partito dei lumi ebbe un rapporto ambivalente con le monarchie assolute,le appoggiò nella loro azione riformatrice e razionalizzatrice ,ma le contrastò sul tema della libertà e dello sviluppo dell'opinione pubblica.Le idee dei lumi e in qualche caso i singoli philosophes esercitarono infatti una sensibile influenza sulle iniziative dei monarchi riformatori.Nel 1764 L'illuminista lombardo cesare beccarla pubblicò un'operetta,Dei delitti e delle pene,destinata a divenire non solo uno dei libri più importanti e più letti dell'illuminismo,ma una vera pietra miliare nella costruzione dello stato di diritto.Beccarla affermava che la pena di morte nn solo nn è legittima ma nn è neppure utile.
Riforme e necessità dello stato Il riformismo 700 trova le sue motivazioni più profonde nella necessità di risolvere i grandi problemi dello stato moderno nel suo rapporto con l'economia e con la società. Le principali direzioni in cui si esplicò l'iniziativa riformatrice dei sovrani assoluti furono:-l'accrescimento delle entrate fiscali dello stato-lo sviluppo dell'economia-l'accentramento del potere e il rafforzamento della burocrazia-la riforma dei codici e dell'amministrazione giustizia-la riduzione dell'autonomia del clero . Il nodo del fisco Le riforme comportavano conflitti con i ceti e gruppi sociali detentori di privilegi e autonomie. Dato che gli ordini privilegiati godevano di esenzioni di vario tipo e riuscivano largamente a evadere anche le imposte dovute,la maggior parte del carico fiscale gravava sui ceti popolari.Occorreva dunque colpire la rendita fondiaria:il che significava ridurre la sfera delle esenzioni,creare migliori sistemi di accertamento dei redditi,organizzare un sistema di riscossione efficiente gestito dalla mano pubblica. Il clero la giustizia Si profilava qui uno scontro ,oltre che con l'aristocrazia,con il clero e con gli enti ecclesistici.Nel tentare di imporre una giustizia uniforme e pubblica,che garantisse la certezza del diritto i monarchi riformatori si scontrarono con la durissima resistenza dei giudici e dei diversi tribunali Il riformismo incompiuto Le riforme settecentesche incisero positivamente modernizzando la vita civile e rafforzando le strutture dello stato.Portare a compimento le riforme avrebbe significato rivoluzionare la società dell'A.r ,introducendovi il principio dell'ugualianza giuridica.E questo nonn ere né nelle intenzioni né nelle possibilità delle monarchie,l'interesse dei sovrani era ridurre le autonomie e il partic