Seconda rivoluzione industriale: eventi

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Eventi fondamentali della Seconda rivoluzione industriale: il socialismo, la chiesa cattolica e il nazionalismo (2 pagine formato doc)

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: EVENTI

Seconda rivoluzione industriale. La prima Rivoluzione industriale si era basata sullo sfruttamento del carbone, sulla macchina a vapore e sul ferro, invece la trasformazione del sistema produttivo che prese piede nella seconda metà dell’Ottocento si basò sull’energia del petrolio e dell’elettricità con l’acciaio ed il motore a scoppio.
Questa trasformazione fu talmente profonda da non esser ostacolata nemmeno dalla depressione economica causata da una crisi di sovrapproduzione e coinvolse i Paesi più avanzati d’Europa, l’America settentrionale ed il Giappone.
Il capitalismo divenne il sistema economico dominante, i beni che uscivano dalle fabbriche raggiungevano fasce sempre più larghe di consumatori e ne cambiavano il modo di vivere.

Le imprese sfruttarono l’appoggio dello Stato, con l’espansione coloniale e la creazione degli imperi, le aziende poterono infatti investire capitali, raccogliere materie prime e reperire in Asia od Africa il mercato che mancava in patria.

Seconda rivoluzione industriale: schema

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: RIASSUNTO

In questo periodo nacquero anche le moderne società per azioni (con capitale suddiviso in titoli e partecipazione dei soci alla gestione della società) e le imprese integrate a discapito delle piccole fabbriche che scomparvero.

Nacquero anche i trust ed i cartelli tra aziende (trust: gruppo d’imprese che si rifà ad un un’unica dirigenza – cartello: accordo avente lo scopo di limitare i danni provenienti dalla concorrenza tra imprese a dirigenza diversa ma operanti nello stesso settore). Si sviluppò quindi un capitalismo finanziario delle banche che raccoglievano denaro dai risparmiatori e lo prestavano alle imprese. Nelle campagne si ebbe una rivoluzione tecnologica (meccanizzazione del lavoro) che incrementò la produzione attraverso i concimi artificiali e la selezione scientifica dei capi.
I benefici di queste innovazioni vennero messi in pericolo da una grave crisi dovuta a due motivi principali:
-la diffusione di pericolose malattie delle piante che in Irlanda causò ripetute carestie e quasi un milione di morti
-l’importazione di beni alimentari in particolare del grano americano che aveva prezzi competitivi.
Si sviluppò un massiccio fenomeno migratorio a causa della crisi che colpiva soprattutto i poveri, gli europei si diressero prevalentemente verso gli Stati Uniti e l’America meridionale. L’iniziale ostilità dei governi europei mutò radicalmente davanti alle rimesse (denaro inviato ai familiari rimasti in patria) che gli emigrati inviavano in patria.

Seconda rivoluzione industriale e Capitalismo: riassunto

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: SOCIALISMO

Socialismo - Nella seconda metà dell’Ottocento il proletariato, organizzatosi in associazioni per la difesa dei lavoratori, pur avendo ottenuto alcuni successi (indennità per gli infortuni sul lavoro e per chi aveva raggiunto la vecchiaia, riposo festivo) era ben lontano dal vedersi riconosciuti i diritti fondamentali (8 ore lavorative, tutela di donne e bambini, diritto di sciopero) quindi molte di loro confluirono nella Prima internazionale londinese che si proponeva di coordinare tutte le forze socialiste, con l’obiettivo della conquista del potere da parte del proletariato. Tuttavia in seno all’internazionale, Marx trovò l’opposizione di Bakunin, che rifiutava qualsiasi forma di potere organizzato, dal partito allo Stato, giudicava deleterio l’egualitarismo comunista e predicava il terrorismo e la rivoluzione come mezzi per affermare la libertà dell’individuo, valore unico e supremo (Anarchici).
Nacque il Partito socialdemocratico tedesco che venne a lungo osteggiato dallo Stato, ma che rappresentò anche il partito guida dello schieramento socialista internazionale. Alla morte di Marx si aprì però una disputa tra gli ortodossi di Kautsky e i revisionisti di Bernstein intorno all’interpretazione del pensiero Marxista. I primi perseguivano la rivoluzione, mentre i secondi proponevano una versione più graduale del marxismo.
Le idee socialiste si diffusero anche in Italia, Costa fondò il Partito socialista rivoluzionario di Romagna che si proponeva a guida del movimento operaio italiano per la conquista del potere (prima aveva promosso con scarsi risultati l’anarchismo rivoluzionario di Bakunin). Successivamente, con l’impulso di Turati, nacque il Partito dei lavoratori italiani che divenne il Partito socialista italiano.

Seconda rivoluzione industriale: invenzioni e scoperte mediche

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: CHIESA CATTOLICA

CHIESA CATTOLICA - Mentre in America si sviluppava un sindacato cattolico (Cavalieri del Lavoro) ed Europa nascevano dei partiti d’ispirazione cattolica, in Italia vigeva ancora il Non expedit che impediva ai credenti di partecipare alla vita politica del Regno.
Un comitato cattolico iniziò a vedere nella partecipazione all’amministrazione locale, comunale e provinciale, il luogo più adatto per affermare il principio di sussidiarietà (principio secondo il quale non è opportuno concentrare nelle mani dello stato competenze e ruoli che possono essere attribuiti alle famiglie).