Congresso di Vienna e Restaurazione - Riassunto
I principi della restaurazione, il Nuovo assetto politico europeo, come fu attuata la restaurazione, le società segrete, i moti del 30-31, le vicende politiche europee degli anni 40 in Francia, Inghilterra, Austria e Prussia, rivoluzione del 48 in Austria e in Germania, fallimento delle rivoluzioni del 30-31, pensiero politico di Mazzini, l?evoluzione degli stati italiani anni 30-40 e le rivoluzioni del 48 in Italia. Verifica di storia sul Congresso di Vienna e Restaurazione e riassunto (9 pagine formato doc)
CONGRESSO DI VIENNA E RESTAURAZIONE: RIASSUNTO
Domande storia.
1) Spiegare quali furono i principi utilizzati nel tentativo di restaurazione nel Congresso di Vienna e nelle successive alleanze - Con il termine Restaurazione si intende quel periodo che comprende il Congresso di Vienna, la Santa Alleanza, la Quadruplice Alleanza e le legislazioni dei sovrani tornati sui rispettivi troni. In seguito alla rivoluzione francese, alle guerre napoleoniche e alla formazione di stati in cui si diffusero i principi portati da Napoleone imponendo il proprio codice civile, ci fu il bisogno di ridisegnare l’assetto politico europeo. Ciò avvenne nel Congresso di Vienna, che si aprì ufficialmente il primo Novembre 1814, sebbene i lavori fossero già cominciati nel Settembre. Si tenne appunto a Vienna, dove l’imperatore Francesco I ospitò i maggiori esponenti delle nazioni più importanti partecipanti al congresso: Von Arderberg, per la Prussia, Lord Castelberg, per l’Inghilterra, Alessandro I per la Russia e successivamente Tayllerand per la Francia.RIASSUNTO DELLA RESTAURAZIONE
Il fine del Congresso era il mantenimento della pace in seguito all’abolizione di quei principi e di quelle novità caratteristiche dell’età napoleonica, per poter poi riportare sul trono i sovrani delle rispettive dinastie. Malgrado le buone intenzioni i congressisti si resero però conto che si trattava di un’impressa impossibile poiché novità e principi si erano radicati nella società ed erano in sintonia con l’aumento dell’importanza della classe borghese. Nel ridisegnare la carta politica europea vennero istituiti tre principi fondamentali al fine di regolare i rapporti tra le nazioni e nelle nazioni: di equilibrio, stabilità e legittimità. Mentre il principio di equilibrio consisteva nell’impossibilità di uno stato di tentare la strada del dominio, quello di stabilità prevedeva il contenimento del tentativo di cambiamento all’interno degli stati. Quello di legittimità, invece, affermava con forza che il potere derivasse dall’alto e che il congresso fosse tenuto a reinsediare i legittimi sovrani sui rispettivi troni, in contrapposizione al principio della rivoluzione che attribuiva la sovranità al popolo. Tuttavia il regista della restaurazione non fu Francesco I, ma il primo ministro austriaco Clemens von Metternick.
Altro riassunto sulla Restaurazione e il Congresso di Vienna
RIASSUNTO BREVE DELLA RESTAURAZIONE
L’Europa fu ridisegnata al fine di mantenere l’ordine, ottenuto a spese del riconoscimento di qualsiasi rivendicazione nazionale e apertura politica di stampo liberale. Nella seconda parte di questo processo di restaurazione per Metternick fu possibile creare una rete di alleanze in modo da mantenere questo assetto politico anche in seguito alla chiusura del congresso di Vienna che avvenne nel Giugno dell’anno successivo: la prima fu la Santa Alleanza, sancita nel Settembre del 1815 e vedeva coinvolte Austria, Prussia e Russia, un’alleanza voluta da Alessandro I, zar di Russia, che si basava sulla religione cristiana. Alessandro I aveva infatti un atteggiamento tendente al mistico e pensava che il suo obiettivo fosse quello di sconfiggere l’anticristo Napoleone e instaurare un nuovo tipo di governo dei popoli che dovesse ispirarsi a principi cristiani comuni a tutti i sovrani europei. I popoli dovevano essere governati in fraternità, così come un padre cresce il figlio. Nelle clausole di questa alleanza vi fu inserito da Metternick il mutuo reciproco aiuto nel caso in cui si fosse presentato un pericolo di cambiamento, giustificato dalla volontà di mantenere l’equilibrio tra le varie potenze europee. Introdusse inoltre il concerto europeo, una politica di concertazione che prevedeva accordi, periodici congressi volti a risolvere le varie problematiche all’interno degli stati o tra gli stati stessi. Sempre ad opera di Metternick venne sancita la quadruplice alleanza, un accordo molto più operativo rispetto alla precedente alleanza. I contraenti si impegnavano a reprimere all’interno di ogni stato qualsiasi tentativo di ribaltare l’egemonia dei sovrani.
Congresso di Vienna e Restaurazione: principi del Congresso e la nuova carta politica europea
RIASSUNTO SULL'ETA' DELLA RESTAURAZIONE
Nuovo assetto politico europeo - Con l’apertura del congresso di Vienna iniziò l’opera di restaurazione e i congressisti cercarono di dare, secondo il principi di equilibrio, stabilità ed equilibrio, un nuovo assetto politico all’Europa, che sostanzialmente serviva a garantire la pace e a contenere i tentativi di cambiamento che avrebbero potuto prendere luogo nei diversi stati. La Prussia si espanse guadagnando una serie di territori lungo il corso del Reno che sarebbero serviti da stati cuscinetto intorno alla Francia in modo da impedire altre rivolte. Questi territori in un secondo momento si rivelarono anche fonte di uno sviluppo economico essendo ricchi di materie prime. La discontinuità della Prussia fu voluta da Meternich per non avere uno stato troppo potente, concedendo anche all’Inghilterra il regno di Hannover, in mezzo appunto al territorio prussiano. Venne potenziato poi il regno Sabaudo, prendendo il possesso di Savoia e Liguria e creato il Regno dei Paesi Bassi, al quale appartenevano Belgio, Lussemburgo e Olanda. Per quanto riguarda la Confederazione Germanica si può dire che era formata da 39 stati e prese il posto della Confederazione del Reno, costituendo un unico complesso di potere sotto l’egemonia austriaca.
Congresso di Vienna: riassunto
VERIFICA DI STORIA RESTAURAZIONE
All’interno di questi stati cominciava a formarsi un movimento di un unico stato tedesco fuori dall’egemonia dell’Austria. La Polonia fu invece motivo di scontro e fu nel momento in cui si decideva sotto quale potere dovesse essere, che entrò nel Congresso la Francia con Tayllerand nel Febbraio del 1815, portando una soluzinoe alla questione polacca. Non volendo Alessandro I, re di Polonia, cedere il proprio territorio, si rischiò di arrivare ad uno scontro, ma Tayllerand propose come soluzione di annettere al territorio prussiano la Slesia e a quello austriaco la Galizia. Per quanto riguarda l’Italia invece, in seguito al potenziamento del regno Sabaudo ci fu la scomparsa della Repubblica di Genova e la formazione del Regno Lombardo-Veneto che comprendeva i territori della Repubblica di Venezia e della Lombardia Al Sud Ferdinando IV di Borbone riunì sotto un’unica legislazione nel 1816 Napoli e il regno delle Due Sicilie. Infine i ducati di Parma e Modena furono affidati a Maria Luisa fino alla sua morte. Conclusa questo nuovo disegno politico europeo l’Austria risultava sì egemone, ma depotenziata a causa della multi etnicità dei popoli abitanti all’interno dei vari territori.