La crisi economica e demografica del Trecento: riassunto

Riassunto della crisi economica e demografica del 300 in Europa: cause e conseguenze (4 pagine formato )

Appunto di digiacomoluca95

LA CRISI ECONOMICA E DEMOGRAFICA DEL TRECENTO

La crisi economica e demografica del Trecento.

L’arresto dello sviluppo - Il Trecento in Europa è il secolo delle carestie e della peste, di violente polemiche all’interno della Chiesa e di profondi conflitti sociali.
Dal 1300 al 1340 circa la crescita demografica divenne sempre più debole o si arrestò del tutto.
L’Europa aveva raggiunto gli 80-85 milioni di abitanti ed era al massimo compatibile con la tecnologia agricola e con i sistemi di produzione e distribuzione dell’epoca, cioè, in una sola parola, era alla soglia della sovrappopolazione. Sarebbe bastata una fase di cattivi raccolti, come accadde dal 1315, per far saltare l’equilibrio.
L’Europa non era popolata allo stesso modo dappertutto. C’erano regioni con densità di popolazione più elevata ed altre con bassa densità (Polonia, Lituania e Russia). In queste zone poco popolate c’era scarsità di mezzi agricoli e l’emigrazione della popolazione verso queste zone poco popolate in questo periodo diventò sempre più difficile per la resistenza di polacchi, lituani e russi.

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CRISI DEL 300, RIASSUNTO

C’erano ancora tante terre da dissodare, prosciugare e mettere a coltura nell’Europa occidentale. Siccome per coltivare, però, bisognava disboscare, col tempo il problema del disboscamento (e quindi della mancanza di foreste per il legname) si fece sentire. Si erano ridotti anche di molto i pascoli naturali a causa dell’avanzamento dei terreni coltivati e, siccome non era ancora diffusa la coltivazione di foraggio per alimentare gli animali, questo fatto aveva indebolito l’allevamento e ridotto la disponibilità di fertilizzanti animali, molto importanti per l’agricoltura medievale. Inoltre, siccome la tecnologia medievale era ancora troppo debole per risanare completamente le terre vicino ai fiumi (più fertili di altre), col tempo ci si spostò verso terre più facili da conquistare ma meno fertili.

CONSEGUENZE CRISI DEL 300

Tutto questo venne a coincidere con un periodo di peggioramento climatico, con tempo più freddo e umido che si prolungò per oltre un secolo. Ci furono due cicli di forti carestie a causa dl maltempo: la prima (1315-1318) e la seconda (1339-1347) produssero un fortissimo aumento della mortalità con conseguente periodo di infezioni ed epidemie.
Con queste difficoltà nell’agricoltura diminuirono non solo i redditi dei contadini ma anche quelli dei proprietari che avevano sempre più difficoltà a farsi pagare gli affitti e le rendite. Con la minore disponibilità di reddito dei ceti più abbienti calò di conseguenza la domanda di prodotti manifatturieri e di articoli di lusso fabbricati in Europa e ci fu, quindi, una crisi generale che colpì anche le banche e le compagnie mercantili che gestivano i commerci.