Il Cristianesimo dal IV al VI secolo

all'inizio del IV sec. il Cristianesimo era poco diffuso. In origine era caratterizzato dall'annuncio del prossimo ritorno di Cristo, in un regno di perfetta equità, rispondendo così alle esigenze di giustizia e salvezza individuali. Riassunto della storia del Cristianesimo, tra il secolo IV al VI: controversie dottrinali, organizzazione delle comunità cristiane, il monachesimo e fondamenti cristiani della cultura medievale (4 pagine formato doc)

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IL CRISTIANESIMO DAL IV AL VI SECOLO

Il Cristianesimo nell'Impero romano.

In età imperiale nei territori del Mediterraneo si praticavano varie forme religiose, contrapposte alle religioni pubbliche delle città, rivolte alla celebrazione di valori civili e politici, che invece ponevano in primo piano un messaggio di salvezza individuale. Non coinvolgevano solo le masse degli umili, ma anche gli aristocratici, che spesso divennero punto di riferimento di associazioni di fedeli e disciplinarono gli impulsi più eversivi e radicali, controllando e frenando le tensioni sociali.

All’inizio del IV sec. il cristianesimo era poco diffuso. In origine era caratterizzato dall’annuncio del prossimo ritorno di Cristo, in un regno di perfetta equità, rispondendo così alle esigenze di giustizia e salvezza individuali. L’attuazione dei precetti religiosi si esprimeva in insegnamenti morali, opere di solidarietà e di assistenza e per questo si diffuse largamente, specie in ambiente urbano e nella parte orientale dell’impero. Fu facilitato anche dalla diaspora ebraica nel Mediterraneo.

La diffusione del Cristianesimo nel IV secolo: riassunto

DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO: LE TAPPE

Queste le tappe della diffusione:
•  I-II sec.: comunità cristiane in Palestina, Siria, Grecia, Asia Minore e in alcuni grandi centri costieri
•  II-III sec: diffusione del Cristianesimo più capillare in Oriente; diffusione in Africa Settentrionale, Italia, Gallia e penisola iberica (centri urbani). Cessa di essere religione di stranieri (limitata a etnie che parlano greco o lingue orientali) e si latinizza
A partire dal II sec. nacque da una parte una letteratura apologetica, volta a mettere in luce i valori etici e religiosi della nuova fede e sollecitando la fine delle persecuzioni e dall’altra una attività speculativa che si proponeva di chiarire il nucleo centrale delle credenze cristiane, a opera dei Padri della Chiesa (Agostino, Ambrogio, Clemente Alessandrino, Origene…).

Cristianesimo: ricerca

STORIA DEL CRISTIANESIMO, RIASSUNTO

Il governo romano fu per molto tempo indifferente e tollerante verso i cristiani come verso altre religioni. Le rare persecuzioni furono iniziative locali volte a colpire non le credenze, ma le etnie, accusate di comportamenti delittuosi. Atteggiamenti specifici di ostilità si manifestarono nel II e III sec. di fronte al rifiuto dei cristiani di piegarsi al riconoscimento delle divinità pagane e di tributare i prescritti atti di culto all’imperatore. Questo era visto come scarso lealismo nei confronti nell’impero e di cospirazione politica. Le persecuzioni più violente furono sotto Decio (249-251) e Valeriano (257-258) e ai tempi di Diocleziano che, impegnato nella restaurazione della religione tradizionale e dell’imposizione del culto dell’imperatore, sottopose i cristiani alla più dura delle persecuzioni (303-304). L’atteggiamento mutò radicalmente con l’impero di Costantino, sia per le difficoltà incontrate a sconfiggere il cristianesimo, sia perché le autorità civili riconoscevano ormai nella nuova religione un possibile sostegno alla vita sociale e politica dell’impero.

Cristianesimo: riassunto sulla sua nascita e diffusione

ORIGINE E DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

Un provvedimento di grande importanza fu l’editto di Milano, emanato da Costantino e da Licinio (313) che stabiliva che i cristiani fossero liberi di seguire la loro religione e di praticare il loro culto. Altri provvedimenti furono:
•  restituzione dei beni confiscati in precedenza
•  esenzione dal pagamento delle imposte municipali (come già i pagani) e da quelle straordinarie
•  diritto di affrancare schiavi
•  diritto di essere giudicati da tribunali ecclesiastici.