Dinastia Giulio-Claudia e Dinastia dei flavi: riassunto breve

Gli imperatori da Tiberio a Domiziano. Riassunto sulla Dinastia Giulio-Claudia e Dinastia Flavia (3 pagine formato docx)

Appunto di simocampy97

DINASTIA GIULIO-CLAUDIA E DINASTIA FLAVIA

Dinastia Giulio-Claudia: Tibero, Caligola, Claudio, Nerone.

Dinastia dei flavi: Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano, Tito, Domiziano. Gens Giulio-Claudia. Quando Augusto morì, il principe era considerato il perno dello stato e la garanzia della sua pace interna, ma non era una monarchia. Questo vuol dire che aveva tutti i poteri ma era condizionato da alcune forze come l’aristocrazia senatoria, i militari che avevano un enorme potere di fatto.
Un dei problemi dell’impero era la successione, perché Augusto non aveva figli maschi.
Così adottò Tiberio, abile generale, e gli conferì la podestà tribunizia e il comando proconsolare, che erano i poteri necessari per dargli l’autorità soprattutto verso il senato, anche se Tiberio proveniva dalla gens Claudia, quindi era accettato dal senato. Le dinastie di Augusto e Tiberio si “fondevano” dando origine alla dinastia Giulio-Claudia.

DINASTIA GIULIO-CLAUDIA IMPERATORI

TIBERIO - Tiberio era un buon amministratore, proseguì il risanamento economico avviato da Augusto, favorendo la ripresa dell’agricoltura e tutelando le provincie. Egli poi mirò al consolidamento dei confini senza fare nuove conquiste.
Tiberio ricercò la collaborazione del senato, ma quest’ultimo si rilevò ostile nei confronti di un imperatore incapace di destreggiarsi nei giochi della politica romana. Ci furono congiure e lotte per il potere, alcune presunte, lo stesso principe, influenzato da  Seiano, fece molti  processi  e condanne capitali per lesa maestà.
Nel 26 Tiberio disgustato dalla vita politica si ritirò nella villa a capri, così Seiano se ne appròfittò e prese il potere, ma nel 31 Tiberio lo condannò a morte.
Tiberio morì nel 37 e il senato non gli riservò l’apoteosi.
CALIGOLA - Tiberio designò due suoi nipoti: Gaio Cesare detto Caligola e Tiberio Gemello. I pretoriani acclamarono come imperatore Caligola. Caligola cercò di trasformare il principato in una monarchia assoluta di tipo orientale: introdusse il prostrarsi ai piedi del principe, divinizzò la sorella Drusilla morta precocemente, obbligò gli ebrei a mettere una statua del principe nel tempio di Gerusalemme. Ma egli fece atti ben più gravi come: dissipò il patrimonio ereditario, in donativi ai soldati al popolo e in abbellimenti urbanistici, aumentò le tasse e instaurò un regime tirannico e sanguinario. Caligola morì assassinato nel 41 dagli stessi pretoriani che lo avevano nominato, e al suo posto nominarono Claudio.

Imperatori dell'età Giulio-Claudia

CLAUDIO DINASTIA GIULIO-CLAUDIA

CLAUDIO - Il governo di Claudio portò a un consolidamento del principato: riorganizzò l’apparato statale istituendo uffici affidati a fedeli liberti; risanò l’amministrazione finanziaria; fece realizzare grandiose opere pubbliche tra cui il porto di Ostia e l’acquedotto di Roma lungo 70 km.
Verso le province favorì la romanizzazione concedendo la cittadinanza romana. Infine annesse una serie di province tra cui la Mauritania, la Tracia, la Giudea e la Britannia meridionale.
Claudio ebbe due mogli potenti: Messalina, che fu condannata a morte per congiura contro il marito, e la seconda Agrippina che convinse Claudio ad adottare Nerone, e forse fu proprio lei ad avvelenare Claudio nel  per affrettare la successione di Nerone nel 54.