Filippo II d'Asburgo, re di Spagna: riassunto
Riassunto su Filippo II di Spagna, figlio di Carlo V d'Asburgo: l'egemonia del Mediterraneo, la guerra contro i Turchi, la rivolta dei Paesi Bassi, la spedizione contro l'Inghilterra, le guerre di religione in Francia e i calvinisti (3 pagine formato docx)
FILIPPO II D'ASBURGO: RIASSUNTO
Filippo II d’Asburgo. Nel 1556, Filippo II d’Asburgo divenne possessore del vastissimo impero di Carlo V.
Ma Filippo non era all’altezza del padre. Infatti ben presto portò la Spagna dal massimo splendore ad una situazione di bancarotta.Come ben sappiamo, Carlo V fu un imperatore molto vicino ai suoi cittadini. Infatti, nonostante la diversità di usi, culture e religione dei popoli del suo vasto impero, lasciò la propria libertà, contrariamente al figlio, il quale non fece alcuna distinzione tra i popoli. Inoltre mentre il padre si trovava sempre in prima fila a combattere sui campi di battaglia, Filippo II di Spagna aveva la presunzione di poter governare e di poter vincere le guerre stando all’Escorial, il palazzo reale spagnolo.
A causa delle continue guerre perse, Filippo II di Spagna era costretto a chiedere denaro alle grandi famiglie bancarie come quella dei Fiuger. Filippo provocò il fallimento di molte famiglie, le quali senz’altro non potevano dire di no al sovrano.
Filippo II di Spagna: riassunto
FILIPPO II DI SPAGNA: RIASSUNTO
L’egemonia del Mediterraneo e la guerra contro i Turchi. Una delle guerre più importante per Filippo II di Spagna fu quella contro i Turchi, la quale gli avrebbe concesso l’egemonia sul Mediterraneo. Nel ‘500 il principale tipo di imbarcazione era la galera a remi, navi fragili e inadatte sia alla navigazione oceanica sia alle tempeste invernali del Mediterraneo, quindi il periodo di navigazione era limitato da maggio ad ottobre. Per due volte i Turchi sconfissero gli spagnoli, a Prevesa e a Gerba.
Ben presto i Turchi il possedimento veneziano di Cipro. Venezia si era dimostrata sempre neutrale nei conflitti tra Spagna e Turchia. Ma, viste le enormi fonti di ricchezza che Cipro produceva, Venezia decise di combattere. Per poter fronteggiare la flotta Turca, papa Pio V appoggiò i Veneziani, invitando Filippo II di Spagna ad entrare in una grande alleanza cristiana. Nel 1571 venne annunciata la nascita della Sacra Lega, che prevedeva un accordo militare di 3 anni. Lo scontro decisivo con la flotta Turca avvenne nel golfo di Lepanto. Fu un grande successo per gli alleati cristiani, che con la perdita di solo 10 navi su 208 riuscirono a provocare la perdita di 30000 soldati ai turchi e la cattura di 200 navi. Ma a causa dell’avvenire della stagione invernale, gli spagnoli e i veneziani non poterono passare subito ad una contro offensiva, e quindi i’impero Turco ebbe tutto il tempo per poter riorganizzare una nuova flotta. Ma nel 1573 Venezia giunse ad una pace, accettando la perdita di Cipro. Ma anche gli spagnoli e i turchi dovettero abbandonare la guerra, in quanto entrambi i sovrani avevano problemi più importanti rispettivamente nei Paesi Bassi e in Persia.
La Spagna di Filippo II: riassunto
CARLO V
La rivolta nei Paesi Bassi. Lasciata l’Europa orientale, il più importante dei problemi dell’Europa occidentale da fronteggiare fu la rivolta dei Paesi Bassi. Qui era nato Carlo V, il quale restò sempre affezionato al suo paese, risedette il più possibile a Bruxelles, quindi gli abitanti non ebbero mai l’impressione di essere governati da un sovrano straniero. La situazione cambiò con Filippo II di Spagna, che non appena asceso al trono abbandonò il Paese e si trasferì in Spagna. Nel 1566 il malcontento generale scoppiò in una ribellione. Infatti le folle calviniste assalirono e saccheggiarono le chiese cattoliche. La presenza dei calvinisti fu particolarmente enorme, ma tra gli avversari di Filippo II di Spagna c’erano anche molti cristiani, desiderosi di una maggiore autonomia politica. A guida delle ribellioni si posero anche molti nobili, tra cui spiccò la figura di Guglielmo d’Orange. Aveva una profonda fede cattolica ed era seguace di Erasmo da Rotterdam, del quale condivideva la sincera religiosità accompagnata con la moderazione. Ma ben presto Guglielmo si convertì al calvinismo.