La grande guerra come svolta storica
Le conseguenze economiche, sociali e politiche della grande guerra (3 pagine formato doc)
GRANDE GUERRA: CONSEGUENZE
La grande guerra come svolta storica.
La guerra produsse trasformazioni profonde; economiche, sociali, politiche imponendo la ricerca degli equilibri. Questa lasciò anche molte eredità tra cui la più importante:- Fine per l’Europa del primato economico e politico a favore degli Stati Uniti.
Gli stati europei a fine guerra si trovarono indebitati verso gli stati uniti a causa sia delle spese militari sia per quelle della ricostruzione; in breve tempo l’Europa fu largamente dipendente dagli USA che divennero così i maggiori creditori mondiali.
Il presidente USA Wilson nel gennaio 1918 espose i “quattordici punti” ai quali avrebbe dovuto ispirarsi la costituzione affinché non si ripetesse un’altra guerra così cruenta.
CONSEGUENZE ECONOMICHE PRIMA GUERRA MONDIALE
Alcuni punti:
- Libertà di commercio e abolizione delle barriere doganali
- Riduzione armamenti al minimo indispensabile
- Fine diplomazia segreta
- Costruzione della società delle nazioni con lo scopo di regolare le controversie internazionali e mantenere la pace.
L'eredità della grande guerra: riassunto
EUROPA PRIMA E DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Nei primi 6 mesi del 1919 i negoziatori riuniti nella conferenza di Parigi ridisegnarono la carta politica Europea riempiendo gli spazi lasciati vuoti dei tre imperi multinazionali. La decisione fu presa dai 4 grandi vincitori:
1. Francia: Clemenceau
2. Usa: Wilson
3. Italia: Emanuele Orlando
4. Inghilterra: Lloyd Gorge
In questa conferenza furono firmati 5 trattati di pace tra i quali il più importante fu quello di Versailles relativo alla Germania ritenuta la principale responsabile del conflitto.
CONSEGUENZE SOCIALI PRIMA GUERRA MONDIALE
Una guerra di massa richiese una produzione di massa. La lunghezza e la durezza del conflitto sfociarono, bruciando rapidamente le risorse militari accumulate nel periodo precedente alla guerra, in una battaglia di materiali che sembrò non conoscere limiti. Si cementò così il rapporto tra scienza, tecnica e apparato militare che costituisce un dato emblematico del ventesimo secolo.
L’investimento di enormi risorse comportò l’intervento del potere pubblico, lo stato rastrellò capitali, li investì e decise quanto e cosa produrre. Per non esasperare l’alto malcontento popolare si fece ricorso a prestiti nazionali, esteri e alla stampa di cartamoneta.