Papa Gregorio VII e la sua riforma: riassunto

Riassunto della vita e la riforma della chiesa di Papa Gregorio VII, noto per il ruolo svolto nella lotta per le investiture (2 pagine formato doc)

Appunto di lalelisa

PAPA GREGORIO VII: RIASSUNTO

L'ANNO 1000 e dintorni
GREGORIO E LA SUA RIFORMA
Personaggi: Gregorio VII, Enrico IV, e la totalità della chiesa.
Progetti: - Gregorio VII:   
condannare la simonia e il matrimonio fra i preti
combattere per la “lotta delle investiture
-    Enrico IV:
combattere la riforma gregoriana
Date:
1014-1020: nasce Gregorio a Soana.

Uomo colto su moltissime discipline.
1055: partecipa al consiglio per la riforma Gregoriana
1073: incomincia la sua opera
1074: lotta per le investiture
1077:scomunica Enrico IV
1080: convoca i vescovi.

Papa Gregorio VII: biografia

RIFORMA GREGORIANA: RIASSUNTO

Gregorio VII, nasce tra il 1014 e il 1020, si chiamava “Ildebrando  Aldobrandeschi “ ed era figlio di modesti genitori.

Studiò nel monastero di santa Maria sull’Aventino e gli furono maestri Lorenzo, Arcivescovo di Amalfi e Giovanni Graziano, il futuro papa Gregorio VI che egli accompagnò in esilio. Alla morte di costui sembra che abbia cercato ospitalità a Cluny, il cui influsso dove si perseguivano gli ideali di riforma della chiesa, ebbe presa sull’animo di Gregorio, e la sua opera venne apprezzata da Leone IX,che gli affidò importanti incarichi politici e religiosi, tra cui la riforma morale e materiale del monastero di San Paolo. Alla morte di Leone IX, Ildebrando, restò in Francia e partecipò poi, per incarico di Vittorio II al concilio indetti di costui a Firenze nel 1055 per la riforma della chiesa, concilio che condannò la simonia e il matrimonio dei preti. Nel 1073 incomincia l’illuminata opera di Gregorio VII. Con quali idee il pontefice iniziasse l’opera risulta dal “Dictatus Papae”, raccolta di 27 massime, tratte dai canoni della chiesa, da sentenze di papi e di concili. Per Gregorio il pontefice è innanzi tutto, il capo supremo e assoluto della chiesa, padrone di nominare e deporre i vescovi, unico autorizzato a convocare concili; è la più alta autorità della terra, giudice di tutti, anche di imperatori e di re, che da nessuno può essere giudicato.

LOTTA PER LE INVESTITURE

Vediamo, così la supremazia del papato sull’impero, l’infallibilità e l’insidacabilità del papa. Problemi gravissimi che compendiano in sé quello che egli scelse quale programma del suo pontificato, la riforma della Chiesa, riforma che il nuovo papa si lusingò di ottenere pacificamente. Perciò convocò concili a Roma sotto la sua presidenza ed altri fuori dall’Italia in cui egli era rappresentato dai suoi legati. Si sforzò di attrarre nell’orbita politica della santa sede tutti i potenti italiani, di ricondurre la chiesa d’oriente alla cattolicità. L’azione riformatrice di Gregorio VII non fu accolta dappertutto con favore: sarà appunto l’interdizione ai vescovi di ricevere dignità dalle mani di un laico che provocherà quella famosa lotta detta delle “investiture”. Essa sotto Gregorio VII ebbe due fasi:
- una di transizione
- una conclusiva.

PAPA GREGORIO VII E MATILDE DI CANOSSA

Gregorio VII e Enrico IV ne furono i protagonisti. Enrico IV infatti, nonostante il decreto contro le investiture , non cessò di istituire vescovi in Germania e in Italia e giunse al punto di scontentare i legati del papa a lui inviati. A Worms il 24 gennaio 1076 Enrico IV faceva dichiarare deposto il papa, il quale, in risposta lo faceva scomunicare. La scomunica ebbe in Germania gravi conseguenze e è in questa occasione che Enrico IV, sceso in Italia implorò a Canossa da Gregorio VII la soluzione della scomunica.